Quelle urla provenienti dalla “Boccia”

Oh, se Beli arriva in finale facciamo il maxi schermo in Piazza!”. Una frase buttata lì, un misto di speranza e di goliardia, la voglia di fare intrecciata alla scaramanzia. Frasi dette al bar, tra amici, in cui ognuno crede profondamente ma che rimangono lì sospese, in quel limbo di desideri del vorrei ma non posso. E poi successe che Beli in finale ci arrivò veramente. Matteo Michelini e Michele Serra, amici fraterni di Marco Belinelli, sono stati i fautori delle proiezioni su maxi schermo delle NBA Finals alla Bocciofila di Persiceto. Tifosi sfegatati, sportivi appassionati, hanno sentito fin da subito il bisogno di fare vivere a tutti i persicetani le stesse emozioni che loro vivono tutti i giorni, tenendosi sempre in contatto con Marco oltreoceano e seguendo in diretta le sue imprese. “Erano mesi che pensavamo di farlo” confida Matteo “e quando San Antonio ha battuto Oklahoma ci siamo subito attivati seriamente, contattando l’Amministrazione Comunale. Sia l’Assessore Dimitri Tartari che il Sindaco Renato Mazzuca si sono dimostrati disponibili ed entusiasti per questa nostra idea, e hanno fatto di tutto per renderla fattibile in tempi record”. Matteo, grazie alle sue spiccate doti imprenditoriali, si è fatto subito collettore di altre piccole iniziative simili che stavano nascendo, alcune anche dalle Società Carnevalesche. “Quando ci siamo trovati per gara 1, io e un’ottantina di persone, ero stordito dalla realtà che avevamo creato; in gara 2 eravamo più di cento” continua Matteo, con la voce impacciata dal ricordo “ero veramente emozionato, tanta gente per vedere Marco!”. Il resto è storia. Sempre tra le prime file, 191 cm e spalle larghe, rigorosa canotta nera degli Spurs numero 3 col nome BELINELLI che campeggia trionfale, quasi fosse la sua controfigura. Michele Serra è stato il primo a metterci l’anima per rendere fattibile questo evento, il primo ad esultare per ogni pallone toccato da Marco, il primo a portare la crescente del Forno delle Sorelle Bongiovanni alle 3 di notte; e il primo a piangere, quando era ora di farlo. “Credo che tutte quelle 400 persone presenti a gara 5 avrebbero comunque guardato la partita a casa loro, ormai tutti hanno Sky” racconta Michele “abbiamo voluto dare modo ai nostri amici e concittadini di vivere per un attimo le stesse emozioni che viviamo noi tutti i giorni (e notti) stando accanto a Marco. Che sia un grande atleta già lo si sapeva, per me lui è un esempio a livello umano, una persona che da sola è riuscita a farsi largo tra i giganti”. Un campione e un grande uomo, questo hanno voluto mostrarci Matteo e Michele. E quando tutto finisce, quando inizia la festa, Marco col volto in lacrime in diretta Sky ringrazia “tutti gli amici che mi hanno seguito e mi hanno scritto mille messaggi, e San Giovanni che ha aperto la Bocciofila per guardarmi fino adesso”. Già, perché Marco Belinelli è questo. “Ancora oggi tanta gente ci cerca e ci scrive per ringraziarci di quello che abbiamo fatto” continuano Michele e Matteo “noi semplicemente ringraziamo loro per avere creduto in Marco”. E io voglio ringraziare, col numero 3, queste 3 M di Persiceto: grazie Marco, grazie Matteo, grazie Michele, perché oggi ci sentiamo tutti un po’ campioni NBA.

Luca Frabetti

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