La farsa dei “Borghi Felici”

Come già denunciato in questo articolo (http://goo.gl/1SorkR), lo studio pubblicato su “Il Sole 24 Ore” riguardo i teorici “Borghi Felici” d’Italia è una autentica farsa.

L’articolo dell’illustre testata avrebbe voluto stilare una classifica dei paesi di tutta Italia con la maggiore qualità della vita, in base all’indice BIL (Benessere interno lordo). Uniche limitazioni dichiarate: Italia (ok), paese (quindi non città capoluogo), più di 5000 abitanti. Documentandosi sulla metodologia dello studio (cosa che NESSUN media tranne CartaBianca news ha fatto) si trovano bizzarre limitazioni; sono stati esclusi a priori dalla classifica (a cui quindi partecipavano 176 comuni su 8057 presenti in Italia) i paesi al di fuori da questi parametri:

Superficie territoriale totale (kmq): min 9,6 / max 83,7 ; questo significa che San Giovanni e Crevalcore sono stati esclusi a priori, secondo un criterio quantomeno bislacco

Popolazione residente 2011: min 5.000 / max 50.000 ; questo criterio elimina 4072 paesi, oltre il 50% del totale, decisamente troppo a livello statistico

Densità di popolazione (abit. X kmq.): min 107,5 / max 703,5 ; significa che i paesi con molta campagna o zone montuose non sono considerati, tipo Saluzzo (0,23 abit. X kmq.) che nel 2011 era quinto nella medesima classifica del benessere, e ora è fuori. Secondo l’emerito Centro Studio Sintesi avere molte zone rurali o montuose non è sintomo di benessere: i numeri andrebbero interpretati, non solo letti

Var. % popolazione ultimi 2 censimenti: min 0,0% / max nessuno ; sono stati eliminati 175 comuni perché non hanno avuto variazione di popolazione negli ultimi due censimenti, perché questo rappresenta un comportamento “distante dalla linearità complessiva”. Significa che, visto che tutti i paesi variano di popolazione, se uno non varia significa che non è sintomo di benessere; applicare pedissequamente le leggi sulle distribuzioni normali non porta risultati, occorre comprendere i dati di cui si sta parlando

Stranieri maschi x 100 femmine al 2013: min 65 / max 135

Peso stranieri su popolazione 2013: min 4,0% / 12,0% ; questi ultimi due criteri ci dicono che pochi stranieri significa poco benessere, tutti d’accordo? Estremo opposto: conti alla mano Sant’Agata è fuori per un 12,1% e Crevalcore con 14,8%

Incremento % della popolazione con più di 65 anni su totale: min nessuno / max 26,0% ; interessante come studi analoghi elogino paeselli della Sardegna o delle nostre montagne dove si vive bene e in modo genuino e fioccano gli ultracentenari; pazzesco applicare questa logica ai piccoli paesi, certi criteri si adoperano su macro popolazioni!

% contribuenti su totale popolazione: min 70,0% / max nessuno ; al contrario, se la natalità è alta e il paese si ringiovanisce, non va bene. Decisamente poco congruente come scelta

Reddito Irpef 2013 per contribuente in euro (anno d’imposta 2012): min 18.587 / max nessuno ; lo so solo io che in Italia il tasso di evasione fiscale è alle stelle? Che senso ha considerare una variabile così aleatoria?

Veicoli per 100 abitanti: min 50,0% / max 73,2% ; quindi se in un comune ci sono molte famiglie che possono permettersi due auto e non hanno figli non va bene, non è sintomo di benessere. Considerare il numero di patentati anziché gli abitanti è chiedere troppo?

Auto euro 4-5-6 per 100 autovetture: min 50,0% / max nessuno ; forse l’unico criterio sensato

Incremento depositi 2012-2013: min 0,0% / max nessuno ; se gli abitanti di un paese non ha depositato più soldi che nel 2013 sei out. E sei i soldi li avessero spesi facendo girare l’economia?

Presenza di sportelli bancari: min 3 / max nessuno ; pensate, con questo criterio hanno eliminato zero comuni, ci voleva…

Media mensile temperatura (°C): min -5,7 / max 16,5

Escursione termica media (°C): min 5,0 / max 11,7

Numero medio di giorni al mese con precipitazioni (almeno 1mm): min 5,3 / max 8,3

Questi parametri hanno scremato il totale dei “borghi” italiani del 97,81%, solo sui restanti 176 comuni è stato analizzato il BIL. Ognuno è libero di fare i calcoli che vuole e di pubblicarli, quello che non è accettabile è che non li si spieghi e che vengano diffusi senza un minimo di cognizione. Provate a digitare su Google “borghi felici”: troverete una serie infinita di dichiarazioni di sindaci o di associazioni varie che si vantano di essere al 30esimo posto in regione piuttosto che al 70esimo posto in Italia. Tutto questo fa veramente molta tristezza.

Luca Frabetti

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