Bologna, a scuola senza banchi

Al rientro in classe, gli studenti del Liceo Sabin di Bologna hanno trovato una (non) “piacevole sorpresa”: in tutte le quinte “mancano i banchi e si fa lezione con le sedie dell’aula magna; in alcune classi addirittura manca la lavagna. Come inizio per noi è inaccettabile, dopo le vane promesse di Merola dell’anno scorso e le millantate operazioni di Renzi per ‘scuole belle’ e ‘scuole sicure’, questo è davvero un colpo basso”, protesta con in nota l’assemblea degli alunni del Sabin diffondendo anche alcune foto che documentano la situazione trovata al ritorno in aula.

“La riforma bdell’istruzione che sta arrivando darà un’altra batosta alla scuola pubblica e l’anno prossimo potremmo aspettarci pure dei banchi rossi fiammanti con il marchio della Coca Cola sopra, o magari della Ducati che già si sta impadronendo delle Aldini col progetto ‘scuola dei mestieri’. La buona scuola, come dice Renzi, non è certo quella in cui mancano persino i banchi e le lavagne e non è nemmeno quella del modello Tedesco scuola-lavoro in cui veniamo sfruttati già da giovanissimi”, prosegue in polemica la nota dell’assemblea del Sabin annunciando una mobilitazione di protesta. Il 3 ottobre “aderiremo al corteo lanciato in piazza XX Settembre, ma già da prima ci attiveremo per far sentire la nostra voce e rivendicare una scuola degna di essere chiamata tale, convocheremo assemblee e presto anche flash-mob e azioni per dirlo forte e chiaro: il Sabin non ci sta”.

(fonte Agenzia Dire – www.dire.it)

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