Sanità. La crisi cambia anche le spese mediche: a Bologna il 45% risparmia

In tempo di crisi, si risparmia anche sulla salute. Il 45% dei bolognesi dice di aver ridotto e razionalizzato le spese mediche. Il 34% fa solo le visite indispensabili quando ne ha davvero bisogno, mentre l’11% dichiara apertamente di effettuare meno controlli per motivi economici. E’ quanto emerge da una ricerca realizzata dall’osservatorio ‘sanità’ di Unisalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria. Nel dettaglio, si scopre come siano in particolare le donne (59%) ad aver stretto la cinghia anche sul fronte salute.

Naturalmente, si fa meno ricorso anche alla sanità privata: quasi un bolognese su cinque (19%) ha diminuito la frequenza con cui sceglie il settore privato, solitamente più costosa di quello pubblico, e ben l’87% degli intervistati dichiara che ciò è dovuto a questioni economiche. Quando si rivolge alla sanità privata, la maggioranza dei bolognesi (61%) lo fa perché i tempi di attesa nel pubblico sono troppo lunghi e non sempre ci si può permettere di aspettare troppo per curarsi.

Agenzia Dire – www.dire.it

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