Un tavolo trilaterale per salvare Futura

Ieri ho incontrato l’assessore regionale alla Formazione professionale Patrizio Bianchi per un approfondimento sui fondi europei destinati alla formazione. Contestualmente ho espressamente chiesto all’assessore di dare priorità alle società pubbliche, dato i Comuni soci del centro pubblico di formazione professionale Futura hanno la volontà di salvare questa realtà.

Il piano industriale di Futura – firmato dai Comuni soci, di cui San Giovanni in Persiceto è socio di maggioranza e referente per tutti i Comuni – prevede, entro il 2016, 17 esuberi su 45 dipendenti. Tengo a ribadire che la scelta di non rinnovare i contratti a tempo determinato e di prevedere cinque esuberi nei tempi indeterminati è stata presa solo per far quadrare il bilancio.

Detto questo, però, c’è la volontà di risolvere il problema. I Comuni soci di Futura non hanno competenza per erogare i fondi al centro, dato che i finanziamenti arrivano, tramite la Regione, dall’Unione europea. La funzione dei Municipi è solo di gestione “logistico-operativa”.

Per questo mi sono rivolto all’assessore Patrizio Bianchi, che ringrazio per l’incontro e l’interessamento dimostrato. Un appuntamento positivo nel quale si è deciso di convocare, entro metà febbraio, un tavolo trilaterale tra i sindaci dei Comuni soci di Futura, le organizzazioni sindacali e la Regione Emilia-Romagna per valutare le possibili soluzioni in merito al futuro della società pubblica per la formazione professionale e lo sviluppo del territorio costituita nel 1996 dai Comuni di San Giovanni in Persiceto e di San Pietro in Casale.

dal profilo Fb di Renato Mazzuca – sindaco di Persiceto

Potrebbero interessarti anche...