Viaggio nelle società partecipate: Lepida SpA

Nel 2002 in Regione Emilia-Romagna – durante la fase di predisposizione del primo Piano Telematico Regionale – nasce l’idea di interconnettere tutte le Pubbliche Amministrazioni regionali. Si progetta una rete in fibra ottica che si sviluppa a partire dalla via Emilia dove Marco Emilio Lepido collegò le principali città della nostra regione. Da qui il nome della rete, “Lepida”.
Nel 2004 l’Assemblea Legislativa promulga la “Legge Sviluppo regionale della società dell’informazione” all’interno della quale si stabilisce la nascita di una programmazione specifica, ovvero il Piano Telematico, lo sviluppo delle reti telematiche e la costituzione di nuova società proprio per gestire tutti questi asset. Nel 2007 nasce Lepida SpA che diventa operativa nel 2008. Nel 2013 ha luogo una trasformazione importante: l’acquisizione delle competenze della Community Network dell’Emilia-Romagna e la fusione per incorporazione della società LTT che aveva funzione analoga nel parmense. Lepida SpA è la società inhouse della Regione Emilia-Romagna e degli Enti Locali emiliano – romagnoli. Nel 2014 conta 75 dipendenti e 417 Soci. Lepida SpA è lo strumento operativo per la pianificazione, l’ideazione, la progettazione, lo sviluppo, l’integrazione, il dispiegamento, la configurazione, l’esercizio, la realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione e dei servizi telematici che sfruttano le infrastrutture di rete, per i Soci e per Enti collegati alla rete Lepida. Nel 2010 si ha una trasformazione della rete Lepida da rete privata a pubblica, per consentire la navigazione non soltanto ai Soci o ai dipendenti dei Soci, ma anche ai cittadini che si trovano in biblioteca, docenti e studenti che sono a scuola e che vogliono navigare con il wi-fi. Per evitare l’eventuale distorsione del mercato la nostra Carta dei Servizi stabilisce che la società può dare servizio a tutti, ma non ai cittadini presso le proprie abitazioni e non alle imprese presso le proprie sedi. Con questa definizione si dà la possibilità all’in-house di continuare a essere tale pur essendo Operatore pubblico. Una ricaduta sul territorio è la possibilità di dare banda agli Operatori di telecomunicazione che operano nelle aree a fallimento di mercato, abilitando territori che sino a quel momento erano isolati. Grazie all’intervento di abilitazione territoriale dato dalla rete Lepida un’ area normalmente a fallimento di mercato non lo è più: ad oggi oltre 140 aree sono state abilitate.
Lepida SpA ha anche una Direzione Servizi che si cura della ideazione, realizzazione ed esercizio di servizi per la digitalizzazione della PA e in generale per supportare i processi di semplificazione. Recentemente Regione Emilia-Romagna ha inoltre affidato a Lepida SpA la progettazione, realizzazione e messa a disposizione della Community Network di quattro datacenter distribuiti nel territorio, con l’obiettivo di consolidare ed ottimizzare le risorse ICT della Pubblica Amministrazione, ed in grado di offrire servizi avanzati. Il primo vantaggio concreto che Lepida SpA porta ai suoi Soci è di ordine economico: infatti l’acquisto ai costi del mercato riservato alla PA della sola connettività avrebbe inciso per circa 6 € per abitante mentre il costo sostenuto nei confronti di Lepida SpA è stato nell’ordine dei 1,6 €, con un risparmio netto per singolo abitante pari a circa 4,5 € l’anno. Per i prossimi anni l’Agenda Digitale Europea e il suo recepimento nazionale e regionale ci indicano la strada. Per quanto riguarda le reti, l’Agenda ci chiede di rendere disponibile a tutta la cittadinanza almeno 30 Mbps entro il 2020 e almeno il 50% di sottoscrizioni contrattuali a 100 Mbps. Sono target molto sfidanti per il nostro territorio (come per il resto del Paese), e su questi si concentrerà la nostra azione, anche utilizzando i fondi FESR e FEASR per il periodo 2014-2020. In questa fase è importate sottolineare il focus che hanno le iniziative per la connettività alle scuole e per le aree industriali. Inoltre, Lepida SpA è supporto importante agli Enti nel percorso verso la semplificazione: la interoperabilità tra le anagrafi, la gestione condivisa dei diversi processi che portano all’erogazione di un servizio singolo non sono processi gestibili da un Ente in solitudine, necessitano di un approccio sistemico, di piattaforme abilitanti e standard condivisi: da questo punto di vista l’adesione di Anzola e Calderara ad ANA – CNER può indicare agli altri Comuni della unione un percorso possibile.

Lepida SpA

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