Bologna tra le città test per il censimento online

Il vecchio censimento decennale, che a queste latitudini si fa dall’Unità d’Italia del 1861, è destinato d’ora in poi a rimanere solo nei libri di storia. Dal 2016, infatti, il censimento degli italiani diventerà permanente (uno ogni anno) e a campione (non più su tutta la popolazione), oltre a essere completamente on line (i questionari di carta spariranno). Insieme ad altri 130 Comuni, e unica in Emilia-Romagna, Bologna è stata scelta dall’Istat per sperimentare questa triplice novità già da quest’anno. E così dalla prossima settimana, una squadra di 17 rilevatori inviati dal Comune (con tanto di tesserino di riconoscimento) faranno visita alle oltre 7.500 famiglie selezionate per il campione, che cambierà ogni anno (a regime, il campione raddoppierà).

Le indagini sono di due tipi: il cosiddetto C-sample (solo sui dati anagrafici), che sarà fatto dai rilevatori intervistando in casa le 4.500 famiglie scelte in 44 zone della città. L’intervista sarà anticipata, nei prossimi giorni, da un avviso negli androni dei palazzi coinvolti e da una lettera in buchetta alle famiglie sorteggiate. I rilevatori saranno impegnati dal 13 aprile al 14 giugno, prima con verifiche esterne (ad esempio sui numeri civici) e poi, dal 20 aprile, con le visite a domicilio per le interviste (con tablet e palmari), che devono essere svolte entro cinque settimane (le famiglie hanno l’obbligo di legge di rispondere). La seconda indagine è la cosiddetta D-sample (sui dati socio-economici) e verrà svolta solo sul web dalle 3.100 famiglie selezionate, dall’11 maggio al 5 luglio. A casa arriverà dall’Istat una lettera con istruzioni e credenziali per accedere al sito. Chi non ha internet o ha dubbi sul rilevatore che suona alla porta, può contattare il Comune o chiamare al numero verde dell’Istat.

Insomma, almeno per gli addetti ai lavori, il nuovo censimento rappresenta “un evento storico”. La piccola rivoluzione è stata presentata questa mattina a Palazzo D’Accursio dalla vicesindaco Silvia Giannini, insieme al direttore del dipartimento Programmazione, Gianluigi Bovini, e al direttore del settore Statistica, Franco Chiarini. La rilevazione annuale, sottolinea Giannini, permetterà al Comune di avere “informazioni continuative molto importanti per la conoscenza del territorio e l’analisi della popolazione”. Questo, aggiunge Bovini, “in una società con ritmi di mutamento veloci è una novità rilevante”. Il censimento annuale a campione si fa già in Paesi come Francia e Stati Uniti. Il vero passo avanti dell’Italia è l’eliminazione della carta e la rilevazione completamente online. Questo contribuisce a un risparmio stimato di circa 200 milioni di euro, nell’arco dei 10 anni, rispetto al vecchio censimento decennale (quello del 2011 costò allo Stato oltre 500 milioni di euro). Piccola nota a margine. I 17 rilevatori impegnati nel censimento sono stati selezionati dal Comune con un bando che ha premiato, in particolare, i giovani neo-laureati in Statistica con il massimo dei voti. Inoltre, per i prossimi quattro mesi, negli uffici tecnici di Palazzo D’Accursio collaboreranno anche tre tirocinanti della Scuola di Economia e Statistica dell’Alma Mater di Bologna. “Sarà una bella esperienza”, assicura Bovini.

Agenzia Dire – www.dire.it

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