Dalla Regione oltre 200 mln per il trasporto pubblico locale nel triennio 2016-18

Conferma, per il 2016, degli stanziamenti regionali (circa 251 milioni di euro) previsti nell’ultimo bilancio per i cosiddetti “servizi minimi” (la spesa corrente). Anticipazione, per quanto riguarda il trasporto su ferro, dell’acquisto di nuovi treni e, per quello su gomma, assegnazione di 60 milioni di euro (con cofinanziamento della Regione al 50%) per il rinnovo di autobus e filobus, con l’obiettivo di sostituire almeno il 10% dell’intero parco mezzi.

Ancora, l’accorpamento delle Agenzie locali per la mobilità, in un’ottica di maggior razionalizzazione ed efficienza, sulla base di ambiti territoriali che coincidano con le “aree vaste” previste dalla nuova legge di riordino.

Sono alcuni dei punti salienti contenuti nell’Atto di indirizzo per la programmazione del trasporto pubblico regionale e locale 2016-2018, che ha avuto il via libera dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. L’Atto, come previsto dalla legge regionale 30/98 sui trasporti, definisce indirizzi e obiettivi da raggiungere nell’arco di un triennio.

L’impegno della Regione, nei prossimi tre anni, è di rafforzare ulteriormente il trasporto pubblico come principale strumento di risposta ai problemi di qualità dell’aria, di congestione e di sicurezza, puntando a un incremento dei passeggeri trasportati di almeno un 3%.

Parallelamente, verranno sviluppate strategie per l’aumento del riequilibrio modale a favore degli spostamenti in bicicletta; l’obiettivo è accrescere di almeno tre punti percentuali l’utilizzo del mezzo eco-sostenibile per eccellenza. Si lavorerà per incentivare ancora di più la cultura della “buona mobilità” (percorsi sicuri casa-scuola e casa-lavoro, mobility management, moderazione del traffico, diritto alla mobilità per le categorie “deboli”). Si punterà molto a favorire l’intermodalità, nelle sue varie forme. Oltre ad attrezzare e razionalizzare le stazioni/fermate per consentire il superamento delle barriere architettoniche attraverso un piano complessivo di riqualificazione, peraltro già avviato, si lavorerà sullo sviluppo dei sistemi di infomobilità. Ci saranno interventi coordinati a livello regionale per la moderazione del traffico, la ricucitura di piste ciclabili, i percorsi pedonali, le “zone 30” e le zone a traffico limitato (ztl).

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