Broglia: Crevalcore, o SiCura tutti assieme o non guarisce

Domenica, avevo provato di chiarire alcuni passaggi rispetto la manifestazione di sabato. Ci ho tenuto a farlo perché ho ritenuto e ritengo che sia sempre indispensabile raccontare le cose per quello che sono, ma soprattutto, dopo che, per rispetto verso gli organizzatori, non abbiamo preso parte all’evento, fosse chiaro che non è stata una scelta ma una richiesta alla quale abbiamo aderito. Sapevo benissimo che molta gente si sarebbe chiesta dov’era il sindaco e perché non c’era, ma ho preferito rispettare gli organizzatori.
Credo non ci sia niente di male, se una o più forze politiche organizzano o appoggiano una manifestazione, anzi, non capisco perché nasconderlo invece di farlo sapere. Quello che non capisco è semplicemente perché nessuno degli organizzatori ha ritenuto di parlare con il sindaco di tutto quello che si stava organizzando. Ma vorrei provare a chiudere le polemiche, andare oltre ed entrare davvero nella sostanza dei problemi trattati.
Se questa associazione (e non ne dubito) non ha altri scopi se non quello di lavorare per una Crevalcore migliore, io non posso che dare tutta la mia disponibilità a confrontarci e ricercare assieme soluzioni praticabili. Credo però che bisognerebbe smetterla con gli insulti e gli sberleffi che quotidianamente ricevo come sindaco. Bisognerebbe riconoscersi nei rispettivi ruoli, riconoscere i disagi, le paure, i problemi, ma anche le fatiche, il lavoro e l’impegno. A tutti credo si debba il rispetto come persona e per il ruolo che rivestono, sia questo il “primo cittadino ” o l’ultimo degli ultimi. Se non si riparte da lì non SiCura Crevalcore. Attribuirmi poteri che non ho, e che nessun sindaco ha, delegarmi a risolvere un problema che non può avere una soluzione basata su un provvedimento, ma solo attraverso l’impegno di una intera comunità, non porta e non porterà da nessuna parte (se non la soddisfazione di quelli che vogliono legittimamente cambiare segno all’amministrazione).
Che badate bene è legittimo, è del tutto giusto, ma per piacere non teniamo Crevalcore per i prossimi due anni e mezzo dentro ad una campagna elettorale giocata sulle paure della gente.
Non credo sia questo che desidera L’associazione “Per Crevalcore”, voi dite di essere apartitici e apolitici (che poi ognuno di noi fa politica ogni giorno attraverso anche le piccole piccolissime scelte quotidiane) bene, il sottoscritto, a febbraio 2018 (salvo crisi precedenti) terminerà il mandato al Senato e a maggio 2019 avrà finito anche di fare il sindaco, ed in entrambi i casi e più in generale ritiene esaurita la propria esperienza politica, per cui non abbiamo niente da difendere o carriere da perseguire, dovrebbe quindi essere più semplice avere un obiettivo comune sul quale chi amministra sta lavorando a ritmi serrati da quel 29 maggio 2012, ricostruire Crevalcore e lasciarla nel 2019 più bella e più vivibile di come l’ha trovata.
Se “Per Crevalcore” ha proposte da fare, idee da suggerire, voglia di un confronto io ci sono sempre stato e ci sarò fino all’ultimo giorno del mio mandato. Su questo si può starne certi.
In piazza c’era la gente, la nostra gente, e a prescindere da qualunque polemica politica, e comunque uno la pensi, significa che c’è una aspettativa importante ed un disagio vero. A me, con la collaborazione di tutti compete lavorare perché quel disagio sparisca.

Il Sindaco
Claudio Broglia

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