Crespellano, 193 licenziati alla Titan

A Crespellano, nel bolognese, lo stabilimento destinato a chiudere, a Finale Emilia previsti invece 60 esuberi. È crisi per la Titan che nella Bassa ha appena fatto un corposo investimento per riportare lo stabilimento produttivo rovinato dal sisma entro fino 2015.

La multinazionale statunitense Titan – leader nella produzione di ruote e freni per le macchine agricole – ha annunciato il piano di dismissione a Bologna, e da allora a Crespellano ci sono 193 dipendenti in assemblea permanente per protesta.

I conti non tornano, e proprio quanto accaduto col terremoto e la conseguente esternazionalizzazione della produzione ha provocato nel 2013 con una perdita di fatturato di 9 milioni, e anche per quest’anno, con la crisi del mercato delle ruote agricole, ci saranno ricavi al ribasso.

Si sacrificherà la sede bolognese e si terrà quella di Finale Emilia, è stato deciso, dove saranno spostati i macchinari che sono oggi utilizzati a Crespellano con l’obiettivo, spiega l’azienda “di assicurare un consolidamento delle competenze e della capacità produttiva” proprio allo stabilimento di Finale, comunque interessato dal ricorso agli ammortizzatori sociali.

«Chiederemo incontri con la proprietà statunitense e con le istituzioni», anticipa al Sole 24 Ore il segretario provinciale della Fiom di Bologna, Alberto Monti. La mobilitazione – votata all’unanimità dagli addetti dello stabilimento di Crespellano – riguarderà anche la fabbrica di Finale Emilia, dove sono stati dichiarati 60 esuberi.

(dal sito sulpanaro.net)

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