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Strage di Bologna. Soccorso e solidarietà raccontate in una mostra di 50 foto

Una tragedia immane, che però vide una grande risposta dal punto di vista del soccorso, l’aiuto, la solidarietà da parte di tutti i bolognesi, dai medici agli infermieri, dai vigili del fuoco, ai ferrovieri, ai militari, alle forze dell’ordine, dai tassisti agli autisti dei bus, dai cittadini ai volontari. Il 2 agosto del 1980, quando la bomba scoppiò alla stazione di Bologna facendo 85 morti e 200 feriti, tutti si misero in moto, mostrando il lato umano della città. A loro è dedicata la mostra fotografica ‘La memoria del soccorso‘, organizzata dal Collegio Ipasvi di Bologna (il Collegio degli infermieri), in collaborazione con l’Ausl, l’Associazione 2 agosto 1980 e l’Associazione Piantiamolamemoria che troverà spazio nella Manica lunga di Palazzo D’Accursio, dall’1 al 24 agosto.

Cinquanta scatti d’epoca di Paolo Ferrari e Paolo Righi, con altri cinque attuali che testimoniano sia i soccorsi del 2 agosto 1980, sia l’attualità del Servizio 118, nato a Bologna proprio in seguito a quella tragica esperienza e diventato nel tempo un modello organizzativo dei soccorsi, adottato a livello nazionale.

Il Collegio, assieme all’Ausl, ha voluto recuperare dagli archivi quelle foto e farne un’esposizione, perché se della strage resta l’aspetto luttuoso e terribile, si vuole anche evidenziarne un altro lato, quello della risposta della città, la sua solidarietà e l’umanità, dell’immane lavoro di soccorso spiegano dal Collegio Ipasvi. Che, come prossima ‘mossa’ vorrebbe anche raccogliere le testimonianze degli infermieri attivi in quelle ore. La mostra, che è itinerante, è al momento ospitata al Bellaria, ma sarà trasferita in Comune in tempo per la commemorazione.

Agenzia Dire – www.dire.it

Gianluca Stanzani:
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