Passante Nord: la Regione prenda atto della contrarietà dei territori

I Comuni interessati dal passante Nord di Bologna, sono oggi convocati in Regione, ad uno ad uno, per provare a superare le criticità ormai più che acclarate rispetto agli impatti e i limiti trasportistici dell’opera.
Il tentativo che traspare è quello di applicare il  vecchio motto del “dividi et impera”, ben lontano dall’attenzione alle richieste del territorio, rivendicato dall’Assessore Donini in più occasioni.

Non è più un mistero, infatti, che nella riunione tenuta tra i soli Sindaci lo scorso venerdì con oggetto proprio il Passante Nord, le criticità e contrarietà fossero espresse in larga maggioranza.

A questo punto la Regione dovrebbe prendere atto che l’operazione di convincimento in corso è del tutto virtuale, e che il progetto non può che arenarsi contro i limiti strutturali dimostrati: benefici trasportistici quasi nulli, impatti devastanti, costi superiori alle risorse disponibili, ostilità dei territori attraversati e di fatto un completo anacronismo.
Non rimane infatti nessuno tra i primi ideatori dell’opera, a ritenerla ancora utile ed attuale.

I principali sostenitori politici a questo punto appaiono nei fatti solo l’Assessore Regionale Donini ed il Presidente Bonaccini. Un sostegno che risulta in piena contraddizione con le affermazioni secondo cui la scelta dell’opera spetterà ai territori.

Nel caso prevalesse la volontà della Regione, ci si domanda come i Sindaci potranno presentarsi di fronte ai propri elettori difendendo questa inutile colata di cemento, voluta da altri.

Ufficio Stampa – Legambiente Emilia Romagna

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