Al Rizzoli protesi stampate su misura in 3d

In futuro le protesi (ma forse anche gli organi) saranno stampate in 3D, con materiale biologico. Ad aprire la strada è l’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, che oggi (18 aprile n.d.r.) ha inaugurato la nuova piattaforma di Bioprinting per la ricerca clinica. Un investimento da 2,3 milioni di euro, finanziato da Regione Emilia-Romagna e ministero della Salute. Il nuovo macchinario permetterà di stampare protesi in tre dimensioni su misura, a partire da immagini radiologiche realizzate con la Tac ‘Dual energy’. “La combinazione di materiali bioingegneristici – spiega il Rizzoli in una nota – supporterà la crescita delle cellule, la loro differenziazione e migrazione, per garantire integrità strutturale e minori rischi di rigetto”.

 

Un sistema all’avanguardia, dunque, la cui installazione è terminata a gennaio e su cui ora i ricercatori del Rizzoli stanno facendo studi pre-clinici per definire le applicazioni più efficaci per rigenerare tessuti e ossa, a cui seguirà l’utilizzo sui pazienti. La nuova piattaforma è stata presentata questa mattina al Rizzoli dal direttore generale Francesco Ripa di Meana e dal direttore scientifico Maurilio Marcacci, insieme al sindaco Virginio Merola, al presidente della Regione Stefano Bonaccini e all’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi. “Oggi aggiungiamo un altro pezzo di storia al Rizzoli“, commenta soddisfatto Ripa di Meana. “Il Rizzoli si conferma davvero all’avanguardia anche a livello europeo- aggiunge Merola- ci sono 158 ricercatori che ce la mettono tutta e ottengono ottimi risultati”.

 

La mattinata è stata anche l’occasione per fare il punto sulle attività del Rizzoli, tra cui la cura del sarcoma osseo. Un tumore per il quale tra il 2010 e il 2015 sono stati curati nell’Istituto bolognese 104 bambini. Fra loro, spicca la storia di una bimba greca che a 13 mesi si è rotta il femore nel tentativo di mettersi in piedi, scoprendo così di avere la malattia. All’età di 17 mesi è stata operata al Rizzoli e oggi di fatto è “il primo essere umano che ha iniziato a camminare con una protesi”, affermano con orgoglio allo Ior. “Parliamo di eccellenze- sottolinea a margine Bonaccini- una sanità tra le migliori al mondo”. Come Emilia-Romagna “abbiamo ottenuto 100 milioni in più dal Governo per il Fondo sanitario regionale, abbiamo un pacchetto da 150 milioni per ammodernare gli ospedali e realizzare nuove Case della Salute. Quella di oggi è una ciliegina su una torta che comincia a essere con molti strati e ben farcita”.

Agenzia Dire – www.dire.it

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