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I grani antichi (per un pane moderno)

“Dal campo alla tavola…” era un noto slogan pubblicitario, ma leggendo i dati del mercato alimentare ci viene spontaneo valutare che per vari motivi l’alimentazione abbia cambiato obbiettivo e rotta. In media si mangia meglio, meno, e ognuno con il suo criterio che rispecchia il proprio stile di vita. I nutrizionisti giustamente consigliano di variare la dieta per avere un apporto complesso di elementi nutritivi. Un tempo spaghetti di riso, tagliatelle di grano saraceno, fusilli di quinoa, biscotti di amaranto, bulgur e sedanini di canapa non esistevano, cosi come i vegani, etnico, il prodotto salutistico e via dicendo. Possiamo affermare che abbiamo necessità di agrobiodiversità nell’alimentazione; l’abbiamo negli scaffali, ma se guardiamo la nostra campagna vediamo le stesse cose di sempre. Se vogliamo rimanere competitivi e migliorare l’ambiente dobbiamo cominciare un percorso che porti l’agrobiodiversità nelle nostre campagne, producendo quinoa piuttosto che amaranto o grano saraceno. Produrli nei nostri campi può essere più semplice ed economico di quanto si pensi, e stiamo già sperimentando alcune di queste colture nei campi di via Sette Famiglie e in altri campi di Terred’acqua. Ancora pochi mesi e ne vedremo i risultati!

Luca Frabetti e Ulisse Masolini

ANALISI DELLA DOMANDA DI MERCATO PER NUOVI PRODOTTI
IL MERCATO ALIMENTARE
Fonte: Rapporto Coop 2015
COSA mangiano gli Italiani nel 2015?

i grani antichi di via Sette Famiglie

Quinoa

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