Poste, è di nuovo caos recapito: lettere e pacchi fermi

Ci risiamo. La corrispondenza ha ripreso ad ammassarsi nei centri di distribuzione postale dell’Emilia-Romagna: il sistema delle consegne a singhiozzo, un giorno sì e uno no, continua a ingolfare i recapiti; lettere e pacchi non partono.

In molti centri si accumulano giacenze“, la media delle raccomandate “supera di gran lunga” quella prevista, “le ferie vengono negate in modo arbitrario, il servizio lascia a desiderare, con aumento dello stress degli addetti e calo della qualità del servizio”.

A elencare come e perchè il sistema della consegna a giorni alterni continua a fare cilecca sono le sigle dei sindacati dei lavoratori postali di Cgil, Cisl e Cisal (Slp, Slp, Failp), le stesse che hanno indetto lo sciopero del 4 novembre seguito dal blocco degli straordinari dall’8 dicembre al 9 gennaio.

Del resto, segnalano, se l’iter di ulteriore privatizzazione dell’azienda si è fermato, “la protesta continua sui temi più legati alle questioni interne“. A partire appunto dalle consegne a singhiozzo. Secondo il sindacato, il sistema non regge e servono “correttivi” chiesti in un tavolo nazionale lo scorso 6 dicembre, “ma per ora senza risposte”. Solo che, avvertono Cgil-Cisl e Cisal di categoria, o ci si mette una pezza o la siutazione può peggiorare.

Infatti, “il quadro presenta ulteriori criticità anche a causa del massiccio arrivo dei pacchi Amazon, commessa importante dalla quale potrebbe derivare lo sviluppo ed il sostentamento del settore, che senza strumenti e risorse rischia di vanificare lo sforzo dei lavoratori”. A Modena sta già succedendo: “A ridosso delle feste natalizie i problemi si stanno amplificando, i centri di recapito sono letteralmente imballati di pacchi da consegnare”, segnala la Slc.

Agenzia Dire – www.dire.it

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