Bignami (FI): mezzi di soccorso avanzato, quale la situazione in Emilia-Romagna?

Mezzi di soccorso avanzato insufficienti rispetto agli standard previsti per legge? E’ quanto chiede in una interrogazione alla giunta regionale il presidente del Gruppo FI in Regione Galeazzo Bignami, accogliendo le preoccupazioni dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (OMCeO) che ha reso noti i dati sul sistema dell’emergenza regionale.
“Stante i dati  forniti dall’OMCeO – scrive Bignami nell’interrogazione – in totale sul territorio regionale ci sono 44 mezzi operanti h24 e 5 h12: per il rispetto della normativa del D.M. 70 del 2015 in questa regione dovrebbero essere operativi all’incirca 74 mezzi di soccorso avanzato (ambulanze). Sul territorio regionale, dunque, servirebbero almeno altre 32 ambulanze visto che la norma prevede un mezzo ogni 60.000 abitanti al netto delle correzioni da operare su territori che abbiano particolari caratteristiche geografiche”.
“Già questa mattina (21 marzo n.d.r.) l’assessore regionale competente tendeva a rassicurare e a dire che va tutto bene e che in Emilia-Romagna si ha una dotazione di mezzi avanzati pari a uno ogni 33mila abitanti – afferma Bignami -. Vorremmo intanto sapere a cosa si deve tale ‘disallineamento’ nei dati dell’assessorato rispetto a quelli dell’OMCeO perché è chiaro che siamo davanti a due visioni differenti e riteniamo che quella della Regione sia quantomeno ottimistica rispetto alla dotazione dei mezzi”.
“Chiediamo a questo punto di aprire il confronto sulla gestione dell’emergenza nel suo complesso coinvolgendo fattivamente anche l’OMCeO e le rappresentanze delle categorie coinvolte al fine di individuare soluzioni condivise basate sulla definizione certa di competenze e professionalità e sulla implementazione dei mezzi di soccorso operanti sul territorio regionale”, prosegue Bignami.
Tra le criticità evidenziate dall’OMCeO c’è anche quella relativa al personale operante a bordo dei mezzi di soccorso avanzato: le recenti linee guida regionali consentirebbero infatti che a bordo delle ambulanze possa esserci anche solo personale infermieristico. “Come più volte ribadito anche in altri atti ispettivi – conclude Bignami – non si intende sminuire l’importantissimo ruolo degli infermieri e nemmeno si intende sottrarre loro competenze e responsabilità: la definizione chiara delle competenze, infatti, serve proprio per tutelare le rispettive professionalità al riparo da potenziali rischi circa l’esercizio della professione in un settore delicatissimo nel quale, soprattutto per quanto attiene l’emergenza, le competenze possono inevitabilmente sovrapporsi ed è pertanto indispensabile che le Istituzioni preposte, in questo caso quelle regionali, intervengano per quanto di competenza con provvedimenti e atti chiari e quanto più possibile definitivi”.

Ufficio stampa – Galeazzo Bignami

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