Persiceto ex-Razzaboni, adesso indaga la Corte dei Conti

RAZZABONI, ADESSO INDAGA LA CORTE DEI CONTI. PICCININI (M5S): “PER NOI CI FU DANNO ERARIALE” 

I giudici contabili hanno inviato alla Regione una dettagliata richiesta di documentazione. Nel settembre del 2015 Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, aveva presentato un esposto per la mancata bonifica della discarica che aveva portato al pagamento di una maxi multa all’Europa.

La Corte dei Conti ha messo sotto la propria lente d’indagine l’ex discarica Razzaboni a San Giovanni in Persiceto. A darne notizia è Silvia Piccinini, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, che a settembre del 2015 presentò un esposto chiedendo ai giudici contabili di indagare per un sospetto danno erariale a causa della mancata bonifica dell’area. Adesso, a quasi due anni di distanza, la Corte dei Conti ha inviato alla Regione una serie di richieste tra le quali il dettaglio degli importi fino a questo momento pagati da Viale Aldo Moro, l’elenco dei dirigenti regionali responsabili dei controlli sulle discariche dal 2000 e quello dei vertici di ARPA nello stesso periodo, chiedendo inoltre se la Regione avesse mai subito decurtazioni nei trasferimenti erariali ordinari e speciali dello Stato dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea che condannò l’Italia a pagare una maxi multa proprio per la mancata bonifica di alcune discariche, tra le quali anche la Razzaboni di San Giovanni in Persiceto. “Siamo soddisfatti del fatto che la Corte dei Conti abbia deciso di avviare un’indagine su quello che a nostro avviso ha provocato un danno erariale importante – commenta Silvia Piccinini – Adesso attendiamo che la Regione invii tutta la documentazione richiesta in modo che i giudici contabili possano avere un quadro completo della situazione. Per noi quello della ex discarica Razzaboni resta ancora un grosso buco nero visto che la bonifica dell’area del MISE non è ancora stata completata nonostante le nostre continue richieste e l’attendismo di Regione, Comune e Ministero”.

Ufficio Stampa M5S
Regione Emilia-Romagna

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