Le interviste di CBN: Alessio Guidi

Alessio GuidiAlessio Guidi, giovane santagatese dai molteplici interessi – tra i quali lo sport nelle sue varie forme – per esperienza personale si avvicina dapprima al jogging e poi al running. Nel corso degli anni la passione per la corsa cresce e con essa anche l’interesse di vivere questa pratica non solo nel tempo libero, ma con maggiore costanza e sistematicità fino a completare addirittura tutte le 6 World Major Marathon (New York, Boston, Chicago, Tokyo, Londra e Berlino). Poco a poco, gli allenamenti diventano più programmatici e le partecipazioni ad eventi e maratone si intensificano, a tal punto che, in breve tempo, Alessio, e il gruppo iniziale denominato “Passo Capponi”, va ampliandosi includendo altri appassionati e neofiti. Ne deriva che il gruppo, caratterizzato dal carisma, simpatia e affiatamento dei componenti, organizza e partecipa ad un numero sempre crescente di attività aumentando l’interesse per il mondo della corsa.

Oggi “Passo Capponi” è una Società Podistica che conta 390 tesserati Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) e un migliaio di “simpatizzanti” sparsi per tutta l’Italia! Perciò abbiamo deciso di chiedere ad Alessio, attuale Presidente, di spiegarci le ragioni di questo fenomeno che ha generato, proattivamente, una comunità numerosa e desiderosa di condividere le proprie passioni…

Com’è nata l’idea di “Passo Capponi” che in origine, se non erro, era partita a livello locale in accoppiata con il gruppo “femminile” le Galline in Fuga?

Innanzitutto il nome “Passo Capponi” nasce da una “gag” sulla lentezza podistica di Davide Capponi, così il suo passo lento è stato ribattezzato “Passo Capponi”, subito dopo è nata una maglietta scherzosa che sulla schiena riportava il nostro motto: ARRIVO… CON CALMA MA ARRIVO!, poi grazie al tam tam su Facebook la cosa è piaciuta talmente tanto che questo fantomatico “passo” è diventato un vero e proprio “modo” di interpretare il podismo, basato sull’allegria, sullo stare insieme e sull’affrontare la corsa in modo tutt’altro che competitivo. Con l’esperienza di “Passo Capponi” nel 2012 a S.Agata Bolognese ho tenuto un corso di corsa (insieme a Julia Jones, una vera istituzione del running al femminile) dedicato alle donne, dopo 8 lezioni il gruppo è stato ribattezzato “Le galline in fuga”, come per il Passo Capponi il tam tam su Facebook l’ha reso un gruppo “famoso” in tutta Italia diventando ben presto una Società Podistica affiliata alla UISP fino al 2016, per poi confluire nel Passo Capponi sotto un’unica società.

Quali sono, nello specifico, le vostre principali attività?

Noi siamo molto “forti” nell’organizzazione di allenamenti collettivi (specialmente in preparazione alle maratone) e nella “logistica” delle varie corse a cui partecipiamo (iscrizioni, ritiro pettorali, montare la tenda per cambiarsi, organizzare le trasferte in pullman/treno, trovare gli alberghi ma soprattutto i ristoranti per il dopo corsa!). Come dico sempre ai miei tesserati, loro devono solo pensare a correre e a divertirsi, a tutto il resto ci pensiamo noi.

Ora “Passo Capponi” è una ASD ben strutturata, come siete organizzati?

La nostra organizzazione, seppur impegnati in tantissime iniziative, è molto snella in quanto non avendo né una sede né tanto meno un campo di allenamento, ci muoviamo su internet e il tutto passa dal nostro sito, dalla mailing list, dalle varie chat di whatsapp ma soprattutto su Facebook. Anche per quanto riguarda il nostro abbigliamento, grazie alla collaborazione con la ditta Macron, è tutto molto semplice per noi perché è in vendita al Macron Store di Bologna e noi così non dobbiamo pensare a niente. Diciamo che siamo a tutti gli effetti una società podistica di nuova generazione dove chiunque può mettersi in contatto con noi e partecipare alle nostre iniziative tramite un semplice click senza dover passare “fisicamente” in una sede o in una pista di atletica.

A giorni prenderà avvio la STRABOLOGNA (19-20 maggio), evento attesissimo per i runners del territorio, e “Passo Capponi” – per la prima volta- avrà un ruolo molto importante nell’iniziativa, puoi spiegarci i dettagli?

Quest’anno siamo stati contattati dall’organizzatore della Strabologna, Nicola Fornasari, per curare la parte “tecnica dell’evento” ed è stato per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Abbiamo studiato i 3 percorsi (corto – medio – lungo), li abbiamo testati e provati più volte fino all’approvazione definitiva avvenuta qualche settimana fa. Inoltre cureremo gli apripista in bici, le “scope” in fondo al gruppo e gestiremo i due ristori sul percorso. Diciamo che per noi collaborare ad un evento da 15/20.000 persone è, a tutti gli effetti, una prova di maturità che ci siamo “guadagnati sul campo” in questi anni. Ovviamente oltre alla nostra competenza porteremo i nostri sorrisi e la nostra allegria perché quel giorno deve essere una festa per tutta la città di Bologna.

“Passo Capponi“, tra le tante attività, si occupa anche di iniziative a scopo benefico, alcuni esempi?

Senza dilungarmi più di tanto, fin dalla nostra nascita nel 2010 le iniziative benefiche sono sempre state una nostra priorità e tutte le volte che c’è stata la possibilità di contribuire in qualche modo non ci siamo mai tirati indietro. Alcuni esempi: acquisto di 2 defibrillatori per gli impianti sportivi di S. Agata Bolognese; due raccolte di scarpe usate, una volta al riutilizzo delle suole come mattonelle morbide per i giochi dei bambini, e una raccolta per destinare scarpe ai bambini africani; acquisto di uno scivolo per i bambini di un paese emiliano colpito dal terremoto; collaborazione con A.D.M.O. per la tipizzazione di oltre 100 possibili donatori di midollo; raccolte fondi per LOTO, OBIETTIVO 3, A.G.D., AGEOP, RUN 4 RARE ecc…

Laura Palopoli

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