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Trasferirsi all’estero con il proprio gatto: ecco a cosa stare attenti

Quando si decide di trasferirsi all’estero sono in tanti coloro che decidono di portare con sé il proprio animale domestico. Per quanto tuttavia per molti possa sembrare una cosa quasi scontata, si tratta in realtà di una questione che deve essere programmata per tempo sotto diversi punti di vista e questo in particolar modo quando stiamo parlando di gatti. Ebbene sì, perché questi ultimi, difatti, non sono facilmente propensi ad adattarsi ad una nuova situazione come invece avviene in misura maggiore con i cani. Se quindi il loro trasporto può avvenire facilmente affidandosi a un’agenzia specializzata nel trasporto di gatti in tutto il mondo, si tratta comunque di un momento che deve essere preparato con attenzione sia dal punto di vista documentale che psicologico. Vediamo quindi quali sono i passaggi per riuscire a organizzare al meglio questa fase.

Informarsi su documenti e vaccinazioni

Documenti e vaccinazioni rappresentano due dei pensieri più urgenti in assoluto, quando si parla di gatti e in genere di pet, data la necessità di esibire il passaporto europeo per animali quando si viaggia o ci si trasferisce all’estero. Per riuscire a ottenerlo, infatti, serve sottoporre il proprio gatto alle vaccinazioni previste dalla legge. Di conseguenza, questi passaggi vanno compiuti con un discreto anticipo rispetto a tutti gli altri. In particolar modo, portarlo dal veterinario qualche mese prima della partenza diminuirà il rischio che sia stressato nel momento del viaggio.

Preparare l’animale al viaggio

Dato che il gatto – come qualsiasi altro animale – potrebbe soffrire il periodo pre-partenza, serve prepararlo al meglio anche da un punto di vista psicologico. Innanzi tutto, quindi, non è mai il caso di sottoporlo a ulteriore stress, dato che i pet sono empatici e avvertono immediatamente ciò che non va nel vostro umore. In secondo luogo, vi conviene sempre ascoltare il vostro veterinario di fiducia e chiedergli, prima della partenza, se l’animale è effettivamente in condizione di viaggiare.

Scegliere e fargli conoscere la gabbietta

Anche l’acquisto della gabbia va fatto il prima possibile, per un motivo specifico: più tempo il vostro gatto avrà a disposizione, più sarà facile per lui abituarsi alla nuova “casa portatile”. Naturalmente è importante scegliere una gabbietta solida e idonea per la sua protezione, ma anche non pericolosa, dunque ventilata. È importante inoltre riuscire a prendere una gabbia che sia impermeabile e con un sistema di sicurezza e chiusura a prova di gatto (animale notoriamente molto smaliziato e furbo).

Fargli conoscere prima la nuova casa

Questo è un consiglio che vale sia per i cani che per i gatti: meglio portare il pet nella nuova casa prima del trasferimento e farlo più volte se ne avrete l’opportunità. In questo modo gli darete la possibilità di familiarizzare con l’ambiente e di acquisire maggiori certezze. È un suggerimento utile per abbattere il suo livello di stress dovuto ad un contesto che non conosce, alla paura e alla “competizione” degli altri animali nel quartiere.

Nuova casa, vecchie abitudini

Insieme al gatto, vi conviene portare con voi anche le vecchie abitudini: in sintesi, il consiglio è di continuare ad usare gli stessi accessori di prima, fra ciotole e giochini. Potrebbe essere un’idea vincente anche quella di dedicare una precisa area della casa completamente al gatto, in modo che possa sentire di avere di nuovo uno spazio tutto suo magari lontano dai rumori, soprattutto se nuovi, che provengono dall’esterno.

Come ultima cosa, ricordatevi di aggiornare i dati del chip e della targhetta o piastrina di riconoscimento: una regola essenziale per poterlo poi ritrovare nel caso dovesse perdersi!

Federica Rondelli:
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