Comune e Città metropolitana completano l’integrazione tariffaria del trasporto pubblico locale

Arriva a compimento l’integrazione tariffaria del sistema metropolitano bolognese di mobilità pubblica, come previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e dal Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU). La Giunta Merola ha approvato la manovra prevista dal contratto di servizio con Tper in adeguamento all’inflazione. La delibera andrà in Consiglio metropolitano il 24 luglio.

Un passaggio strategico che completerà il processo di integrazione tariffaria, già avviata lo scorso anno per i sistemi di mobilità pubblica ferro-gomma (utilizzo combinato di ferrovia e bus urbano nelle città capoluogo), ampliandolo al sistema gomma-gomma (utilizzo, con un unico titolo di viaggio, dei sistemi urbani combinati con i servizi bus urbani/extraurbani) non solo per gli abbonamenti, ma anche per i biglietti di corsa singola. Chi ha un abbonamento extraurbano potrà dunque circolare anceh sui bus urbani con risparmi fino a 171 euro rispetto ad oggi (vedi tabella in fondo alla news). Tper, inoltre, garantirà un incremento degli sconti per gli accordi di mobility management (acquisto di abbonamenti per i dipendenti da parte delle aziende).

Questo dell’integrazione tariffaria è un capitolo importante, che garantisce al sistema di mobilità metropolitana piena omogeneità con quello del trasporto pubblico urbano bolognese, nella direzione indicata dal PUMS. Bologna, la prima città metropolitana ad avere adottato il PUMS, conferisce così a questo strumento strategico di pianificazione un nuovo e fondamentale tassello. Un’integrazione tariffaria attesa da tempo e che oggi, con i provvedimenti del Comune e della Città metropolitana di Bologna, arriva finalmente ad un primo importante compimento, verso l’approdo finale alla comunità tariffaria ed al titolo unico per il treno e per il bus.

L’operazione è prevista dalla delibera che la Giunta guidata dal Sindaco Virginio Merola ha approvato il 9 luglio e che ora sottopone all’approvazione del Consiglio Comunale; analogo atto è previsto per la Città metropolitana nel Consiglio del 24 luglio. La delibera, così come stabilito dal contratto di servizio stipulato nel 2011 tra SRM (agenzia metropolitana della mobilità e gestore del contratto di servizio) e l’associazione d’imprese TPB con capofila Tper, prevede l’adeguamento biennale all’inflazione delle tariffe del trasporto pubblico locale poiché, a tutti gli effetti, è parte della remunerazione dei costi sostenuti dall’operatore per l’erogazione del servizio. Malgrado questa indicazione di adeguamento inflattivo biennale le attuali tariffe di Tper, entrate in vigore il 1 agosto 2013, sono ferme da sei anni. In attuazione di quanto previsto dal contratto di servizio, TPB ha quindi presentato a SRM una propria proposta di manovra tariffaria a far data dal 1 agosto 2019. La manovra consiste, relativamente all’area urbana di Bologna, nel solo aumento (da 1,30 euro a 1,50 euro) del biglietto – a terra, giornaliero ed ecoticket – e conseguente adeguamento del city pass urbano (da 12 a 14 euro) e dei titoli collegati. La manovra contempla poi l’adeguamento da 1,50 a 2 euro per il biglietto acquistato a bordo dei mezzi. Sistema che è già oggi tuttavia mitigato con l’entrata in servizio della “app” Roger e, a partire dal 2020, beneficerà dell’utilizzo della carta di credito “contactless”. Non è previsto alcun aumento per gli abbonamenti mensili e annuali urbani (aumenti tra il 2 e i l 3% per quelli extraurbani). Da tenere infine presente che, su oltre 110 milioni di passeggeri annui del sistema di trasporto pubblico bolognese, 83 milioni fanno uso dell’abbonamento e 27 milioni del biglietto. La manovra tariffaria interesserà dunque il 25% dell’utenza. L’articolazione dei prezzi dei titoli di viaggio promuove la fidelizzazione del cliente con un incremento degli abbonamenti rispetto al titolo singolo, con un rapporto che passerà da 24 a 27,7.

Per quanto riguarda i servizi extraurbani, è previsto un allineamento delle tariffe di corsa semplice e di abbonamento a quelle dei servizi ferroviari, in vista di un’ulteriore integrazione tra i due sistemi.

In questo modo Bologna si pone in linea con l’impianto tariffario di altre città della regione che, già da tempo, avevano portato il biglietto singolo a 1,50 euro: si tratta di Modena, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini. Il biglietto singolo, inoltre, è a 1,50 euro a Firenze, Genova, Roma e Venezia mentre Torino è a 1,70 e Milano da lunedì a 2 euro. Inoltre, benché prevista dagli adeguamenti all’inflazione determinati dal contratto di servizio già ricordato, la manovra contribuirà al sostenimento degli investimenti per l’integrazione tariffaria.

Il Comune e la Città metropolitana porteranno in Giunta entro la pausa estiva, secondo quanto prevede l’art. 3, comma 3 del Contratto di servizio, e in conformità all’art. 4 del Regolamento 1370/2007/CE, la delibera per il conferimento all’Agenzia di mobilità SRM del mandato di proroga dell’attuale contratto di servizio con TPB avente per oggetto i servizi di trasporto pubblico locale, fino al 31 agosto 2024.

Il piano investimenti di Tper prevede, nel breve periodo, l’ingresso di nuovi mezzi ibridi e, nel lungo periodo, l’introduzione di mezzi ad alimentazione elettrica con sistema di ricarica “opportunity”. Il rinnovo del parco mezzi riguarda un totale di 243 veicoli con un investimento di 76,1 milioni. Nel prossimo triennio Tper concorderà con il Comune di Bologna 12,4 milioni di investimenti in infrastrutture e tecnologie, oltre agli otto milioni previsti per il progetto filoviario PIMBO.

Ufficio stampa Città metropolitana

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