Calderara mette un freno al 5G

Calderara mette un freno al 5G
Mozione contro l’innalzamento dei limiti di legge

Calderara di Reno, 27 settembre 2019 – Il Comune di Calderara di Reno mette i suoi paletti sulla questione 5G, il nuovo standard di comunicazione mobile attualmente in fase di sperimentazione in 120 città italiane e temuto da una parte di cittadinanza per i rischi che potrebbe comportare in tema di tutela della salute e del paesaggio urbano. Il consiglio comunale ha approvato ieri coi voti del gruppo di maggioranza SiAMO Futuro e del Movimento 5 Stelle una mozione che affronta la questione a tutto tondo, sgombrando il campo da false notizie sull’installazione ad oggi di impianti 5G sul territorio e invitando il Governo a non superare i valori di attenzione ed esposizione attualmente previsti in Italia.

Due le decisioni alla base della mozione. L’assemblea di piazza Marconi chiede anzitutto al Governo e ai ministeri competenti di “non attuare qualsiasi aumento del valore di attenzione e dei limiti di esposizione di cui al Dpcm 8 del luglio 2003, che stabilisce i seguenti valori: obiettivo di qualità 6 V/m, valore di attenzione 6 V/m, limite di esposizione 20 V/m”. Inoltre, si impegna a “organizzare momenti di approfondimento aperti alla cittadinanza, con la presenza di esperti del settore”. La mozione, proposta dal gruppo di maggioranza SiAMO Futuro, prende le mosse dalle recenti notizie “che ipotizzano proposte di innalzamento dei limiti, motivate dalla necessità di agevolare l’implementazione dei servizi di connessione mobile per i gestori autorizzati”. Calderara scongiura questa ipotesi e chiede dunque di mantenere gli attuali valori di esposizione alle frequenze fissati in Italia, che risultano tra i più contenuti a livello europeo. Nella situazione scientifica attuale, argomenta la mozione, “è ragionevole applicare il principio di precauzione, richiedendo ai ministeri competenti di non eseguire alcun innalzamento dei limiti di legge a tutela dell’interesse e della salute pubblica”.

Il sindaco Giampiero Falzone precisa alcuni punti della questione: “Non siamo contro la tecnologia: può essere utile anche per lo sviluppo economico del territorio, a patto però che non sia dannosa per la salute dei cittadini. Se gli studi scientifici sono contrastanti, e in questo caso non sono ancora completi, l’amministrazione pubblica ha il dovere di applicare il principio di precauzione”. Questo dunque il senso della mozione approvata ieri dal Consiglio comunale di Calderara: l’Amministrazione è sensibile a questa tematica e attende che i termini siano più chiari prima di prendere decisioni, e nel frattempo, per consentire a tutti di conoscere la questione, organizzerà incontri pubblici con esperti del settore. “La nostra sensibilità a questa tematica e il nostro mettere la salute del cittadino davanti a tutto è dimostrato anche – prosegue il primo cittadino – da un atto concreto, risalente a qualche mese fa: il Comune nel gennaio di quest’anno ha vietato l’installazione di un impianto di telecomunicazioni nella frazione di Longara, perché sarebbe stata posizionata a meno di 200 metri da un edificio scolastico”.

Ufficio stampa Comune Calderara di Reno

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