Antenna telefonica a pochi metri dal fiume Reno, il sindaco di Calderara chiede spiegazioni

Il Sindaco di Calderara di Reno Giampiero Falzone ha chiesto ufficialmente ad Arpae e Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di valutare approfonditamente l’autorizzazione concessa ad un gestore di telefonia mobile per l’installazione nella frazione di Longara di una nuova stazione radio base. Si tratta di un impianto di telefonia mobile, la cui prima richiesta, un anno fa, era stata respinta dall’Amministrazione Comunale perché a meno di 200 metri da una scuola. Il sito individuato ora dalla Wind Tre Spa si trova in un’area a poca distanza dall’argine del fiume Reno: trattandosi di proprietà privata il Comune non ha potestà sull’autorizzazione ma questa consegue, dopo relativa istruttoria tecnica, ai pareri di Arpae per l’aspetto connesso alla salute pubblica e della Soprintendenza per le questioni paesaggistiche.

Ad autorizzazione concessa, con la valutazione tecnica dell’Arpae e il tacito assenso del la Soprintendenza, il sindaco vuole vederci chiaro: “Viste le segnalazioni – scrive Falzone ai due enti – da parte di cittadini residenti nelle abitazioni situate nelle vicinanze del sito in cui verrà installato l’impianto, preoccupati per le emissioni elettromagnetiche nonché per il potenziale pericolo dovuto alla vicinanza del Reno, chiedo a ciascuno, per le rispettive competenze, un approfondimento”. In particolare, la richiesta riguarda “le tematiche relative all’analisi di impatto elettromagnetico e dell’inserimento paesaggistico ambientale dell’impianto”. Sotto questo aspetto, e questo è il punto della questione, “appare discutibile – conclude la lettera del primo cittadino -, e forse è stato sottovalutato l’impatto, l’installazione di una stazione radio base in vicinanza dell’argine del fiume”.

L’Amministrazione Comunale di Calderara di Reno, sensibile sulla questione della salute pubblica e molto attenta alle segnalazioni dei cittadini su questa tematica, oltre a bloccare l’installazione dell’antenna nel gennaio 2019 è stata autrice, nel settembre successivo, di un documento che ha messo dei paletti all’installazione nel territorio comunale di impianti 5G. Non un vero e proprio no agli impianti di nuova generazione, ma un innalzamento della soglia di attenzione rispetto a questa tematica. “Questa iniziativa – dice il sindaco a commento della missiva a Soprintendenza ed Arpae – ha il suo fondamento anzitutto nella coerenza che deve guidare le nostre azioni, oltre che nel rispetto verso i cittadini che mi scrivono preoccupati. L’antenna si troverebbe su area privata e la Giunta non trattandosi di area pubblica non ha potere: chiediamo allora spiegazioni ai due enti che hanno dato parere favorevole”.

Ufficio stampa Comune Calderara

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