Istituto Archimede tra Memoria e Storia

L’Istituto Archimede al centro delle celebrazioni della Memoria nel settantacinquesimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.
Lo scorso 27 gennaio, data simbolo legata alla liberazione, nel 1945, degli internati sopravvissuti al campo di sterminio nazista, con la regia di Francesca Calderara, promosso dalla dirigenza e dai docenti dell’Istituto e interpretato dagli studenti, presso il Teatro Politeama di Persiceto, è andata in scena la pièce “Ombre Nere”. Lo spettacolo ricorda il sacrificio di migliaia di atleti coinvolti nella Shoah, storie struggenti e di grande coinvolgimento emotivo anche per le modalità interattive coi cui si propone al pubblico.
È inoltre prevista, il giorno 4 febbraio con ingresso libero, presso il Cine-Teatro Fanin, ore 21, la proiezione del cortometraggio girato ad Auschwitz–Birkenau ed interpretato da studentesse e studenti dell’Archimede, “Il Fumo di Birkenau”. Il film è tratto dall’omonimo libro della sopravvissuta Liliana Millu e costituisce un unicum per il grande valore pedagogico e formativo destinato a circolare in scuole, associazioni ed enti di riferimento.
Queste alcune soltanto delle molteplici iniziative legate alla “Memoria” e alla “Legalità” che il grande polo di istruzione superiore persicetano, diretto da Mauro Borsarini, ha realizzato.
Altra iniziativa, in un ambito contiguo di approfondimento, si svolgerà sul tema del “Ricordo” con riferimento invece alla data del 10 febbraio 1947. In quella occasione l’Italia, nell’ambito della conferenza di Parigi, consegnò alla Jugoslavia numerose città e borghi con una forte presenza di comunità italiane (Zara, la Dalmazia, le Isole del Quarnaro, Fiume, l’Istria, parte della provincia goriziana, etc.). Prima e dopo quella data, anni tragici, segnati dalla vicenda delle Foibe e dell’Esodo dei Giuliano-Dalmati.
Anche questo passaggio storico, legato alla definizione dei nostri confini nazionali, verrà studiato e rievocato presso l’auditorium dell’Archimede, il giorno 6 febbraio, nel quadro di una conferenza sul tema citato e con la presenza di testimoni e di rappresentanti del comitato bolognese della “Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia”.

Fabio Poluzzi

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