Motor Valley strategica per la ripartenza: progettare il futuro, internazionalizzazione e nuova occupazione

“Un esempio per la ripartenza dopo il lockdown imposto dall’emergenza sanitaria, pronto, ove se ne presenti l’opportunità, a mettere in campo investimenti e a creare nuovi posti di lavoro: la Lamborghini conferma la qualità della intera filiera della Motor Valley in grado di mantenere rapporti con il mondo, creare lavoro e soprattutto proseguire con determinazione nel progettare il futuro”.

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, ricevuto lo scorso 9 giugno negli stabilimenti Lamborghini di Sant’Agata Bolognese (Bo) dall’amministratore delegato, Stefano Domenicali, che lo ha poi invitato ad un tour della fabbrica del Toro. Fiore all’occhiello è la linea di assemblaggio del Suv Urus, modello per il quale l’Azienda ha fortemente investito sia sul fronte industriale che di prodotto e assunto 700 persone in poco più di 3 anni. Una produzione, questa, che ha trovato anche il supporto della Regione, grazie ai finanziamenti previsti dalla Legge regionale 14 per sostenere l’attrattività e la promozione degli investimenti in Emilia-Romagna. Un passaggio è stato fatto inoltre al reparto dove, nei momenti più drammatici dell’emergenza sanitaria, sono state realizzate per il sistema sanitario dispositivi di protezione individuale come le mascherine.

“Gli ordini vanno bene e il mercato si sta muovendo”, ha esordito Domenicali, che ha posto il tema della necessità di “sostenere il reshoring e costruire nuove filiere competitive e innovative”. “Il nuovo stabilimento è l’ultimo esempio concreto di innovazione, che prende il nome di Manifattura Lamborghini, ispirata ai principi della Factory 4.0, dove le competenze artigianali si sposano con le più avanzate tecniche produttive, quali l’utilizzo di robot collaborativi e un modernissimo sistema digitale di gestione e conservazione dei dati”. L’amministratore delegato ha inoltre annunciato che in linea con l’andamento dei mercati e in funzione dei nuovi modelli in fase di sviluppo potranno esserci in futuro nuovi investimenti del marchio, così da creare ulteriore occupazione attraverso “progetti pilota legati alle applicazioni digitali e a processi tecnologici innovativi, che si vanno ad affiancare alla caratteristica artigianalità del prodotto”.

“Ci siamo confrontati sul futuro e sulla strategicità di mettere in campo progetti innovativi. La Regione ha dato piena disponibilità nel fare la sua parte e a velocizzare i percorsi, confermando che continuerà anche la collaborazione sulla qualità dei sistemi formativi scuola-lavoro”, ha detto Colla, che in azienda ha visitato anche il Desi (Dual Education System Italy), il percorso professionale che coinvolge i ragazzi degli Istituti Aldini Valeriani. Automobili Lamborghini è inoltre una delle aziende consociate di Muner (Motorvehicle University of Emilia-Romagna), progetto universitario fortemente voluto dalla Regione e unico nel panorama italiano e straniero.

“Quello dato dalla Lamborghini – ha concluso Colla – è un contributo importante, che dimostra tutta la forza e la peculiarità della manifattura emiliano-romagnola in grado di coniugare il lavoro artigianale alla piena innovazione digitale. È proprio questo indispensabile equilibrio tra manualità e tecnologia a rendere uniche le nostre aziende nel mondo”. Nel corso della visita l’assessore ha inoltre incontrato i rappresentanti dei lavoratori, le Rsu aziendali. 

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