La cooperativa Dozza compie 100 anni e guarda al futuro

Lo scorso 9 luglio una delegazione della Cooperativa a proprietà indivisa “Giuseppe Dozza”, formata da soci, dipendenti e  amministratori, alla presenza del sindaco di Bologna, Virginio Merola, della presidente di Legacoop Bologna, Rita Ghedini, e del presidente del quartiere Navile, Daniele Ara, si è ritrovata in via Jacopo della Quercia, dove sorge il primo insediamento realizzato nel 1921-1922 per celebrare i 100 anni della fondazione della cooperativa, avvenuta il 9 Luglio 1920 su iniziativa di un gruppo di alcuni volontari, con la denominazione “La Federale.

Attualmente la Cooperativa “Giuseppe Dozza” è costituita da oltre 6500 soci e ha realizzato, nel corso dei 100 anni della propria vita, 1340 alloggi oltre ad alcune attività commerciali. L’attuale denominazione è stata assunta nel 1980, in onore dello storico sindaco di Bologna.

“Il sogno è diventato realtà – ha commentato il presidente, Guido Bosi – la Cooperativa insieme ai soci intende, con l’occasione del centenario, proiettarsi verso il futuro con azioni mirate a soddisfare il bisogno di abitare, ma con particolare attenzione alla sostenibilità sociale, ambientale e di servizi alle persone e alla comunità”.

Alla cerimonia ha partecipato la presidente di Legacoop Bologa, Rita Ghedini. “Quella della Dozza è una  storia cooperativa che guarda al futuro con la consapevolezza che anche oggi c’è bisogno di utilizzare lo spirito mutualistico come patrimonio intergenerazionale per affrontare il problema della casa – ha dichiarato Rita Ghedini – Le cooperative a proprietà indivisa sono un tassello fondamentale del welfare territoriale perché mettono in relazione le persone, leggono i bisogni di giovani e anziani, offrono prospettive di servizi integrati e diventano luoghi di aggregazione generativa”.

“I fondatori di questa cooperativa si sono messi insieme e con il mutuo aiuto hanno dato vita ad un storia bellissima – ha dichiarato il Sindaco di Bologna, Virginio Merola – Questa capacità di intervenire e di costruire insieme è una cifra importante della nostra città che è rimasta nel tempo. La nostra attenzione deve essere rivolta verso i giovani perché sono il futuro di questa città, per questo dobbiamo aiutarli a trovare casa, lavoro e avere la possibilità di scegliere di vivere in questa bellissima città“.

Silvestro Ramunno

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