Riorganizzazione del lavoro, nuove competenze, welfare, ambiente e digitale: le proposte di Legacoop

Si è tenuta oggi (22 dicembre ndr) in streaming l’annuale l’Assemblea dei Delegati delle 175 imprese cooperative aderenti a Legacoop Bologna, ospiti Valentina Orioli, vicesindaca di Bologna e Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione – Regione Emilia-Romagna.

Nel corso dell’assemblea, aperta dalla relazione della presidente Rita Ghedini, sono intervenuti cooperatrici e cooperatori che operano nei settori più rappresentativi: Marisa Parmigiani di Unipol, Gianpiero Calzolari di Granarolo, Mario Cifiello di Coop Alleanza 3.0, Francesco Malaguti di Camst, Andrea Mascherini di Coop Reno, Franca Guglielmetti di Cadiai, Riccardo Carboni di Cotabo, Stefano Dall’Ara di Robintour, Anna Maria Finguerra di Vetimec, Eros Gualandi del Raccolto, Carlo Salmaso di Piazza Grande, Roberto Lippi del Centro di Documentazione sulla Cooperazione, Giulia Casarini, portavoce dei giovani di Generazioni Bologna e Andrea Paolucci del Teatro dell’Argine, che è stato nominato presidente dell’assemblea.

“Ogni anno l’Assemblea dei Delegati rappresenta un momento fondamentale per la nostra associazione – dichiara Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna – Ci siamo interrogati sulla possibilità di spostarla, ma alla fine ha prevalso la volontà di garantire la partecipazione, da sempre nel DNA cooperativo, e di dare un segnale su quanto sia importante prendersi cura delle relazioni, tra imprese, comunità e territorio, anche in momento di rarefazione sociale come questo. Con questa assemblea mandiamo un messaggio chiaro: Legacoop Bologna c’è, cammina accanto alle imprese aderenti e conferma il suo impegno per una ripartenza rapida, equa e sostenibile. Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria abbiamo adottato strumenti digitali per continuare a supportare le cooperative con attività di rappresentanza istituzionale, relazioni industriali, assistenza fiscale, supporto legislativo e promozione cooperativa. Per questo abbiamo deciso di organizzare la nostra prima assemblea on line, chiedendo alle cooperative di intervenire per condividere le proprie visioni per il futuro. Il quadro che emerge è caratterizzato dalla preoccupazione per l’impatto del Covid e dall’incertezza su tempi e modalità di ripresa, ma anche dalla consapevolezza che le cooperative sono capaci di un adattamento evolutivo e impegnate a costruire nuove strategie imprenditoriali, in linea con le direttrici dwl piano Next Generation EU.”

Da una recente analisi dall’Area Studi di Legacoop, con interviste realizzate da SWG su un campione di cooperative bolognesi è emerso che il 52% delle imprese ha riscontrato un calo della domanda rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I settori che hanno maggiormente risentito delle difficoltà generate dalla pandemia sono: cultura, turismo, servizi e sociale. Le principali difficoltà affrontate dalle cooperative, negli ultimi mesi sono per il 16% il calo di commesse e ordini, per il 14% la difficoltà a mantenere costante l’offerta di servizi, per l1% i problemi di liquidità a breve termine.

Quasi la metà delle cooperative ritiene che dovrà ancora ricorrere ad ammortizzatori sociali (in particole nei servizi, nella cooperazione culturale e nella cooperazione sociale). Comincia a delinearsi concretamente la possibilità di un calo dell’occupazione negli ambiti in cui già emergono segnali di forte trasformazione del mercato di riferimento.

Un quadro di grande incertezza e di grande tensione, nel quale nonostante tutto, le cooperative stanno guardando oltre: solo il 7%, infatti, fa previsioni chiaramente negative,  ma ben il 58% tratteggia uno scenario di cambiamento.

Tre le principali proposte avanzate dalle cooperative per uscire dalla crisi: per il 21% sono necessari investimenti pubblici in infrastrutture, digitale e green economy, stessa percentuale di chi ritiene necessari incentivi al consumo nei settori più colpiti, infine, per il 17% è necessaria la sospensione temporanea dei versamenti allo Stato.

Nella sua relazione,  la presidente Ghedini ha illustrato le traiettorie strategiche di lavoro, frutto di un percorso partecipato con le cooperative e culminato nell’organizzazione di un world cafè digitale a cui hanno partecipato oltre 50 cooperatrici e cooperatori bolognesi. Da quell’appuntamento sono emerse traiettorie di lavoro, validate dalla presidenza di Legacoop Bologna, che serviranno a rispondere ai bisogni espressi dalle imprese aderenti all’associazione.

“Stiamo vivendo una fase di profonde trasformazioni – conclude Rita Ghedini – il mondo del lavoro sarà molto diverso da quello che conoscevamo prima della pandemia. Dal confronto con le cooperative sono emerse le aree strategiche su cui indirizzeremo l’attività di Legacoop Bologna nei prossimi mesi: la riorganizzazione del lavoro, la rigenerazione delle competenze professionali, i nuovi modelli di welfare, la transizione ambientale, l’innovazione digitale e l’attenzione alle giovani generazioni, che saranno le più colpite in ambito occupazionale. Queste traiettorie si integrano con gli obietti dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, che per Legacoop Bologna resta l’orizzonte di riferimento”.

“Voglio ringraziare il mondo della cooperazione per l’importante contributo alla stesura del Patto per il lavoro e per il clima, attraverso una preziosa mediazione filtrata dalla sua cultura mutualistica – ha dichiaratoVincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia-Romagna –  La cooperazione è un partner strategico per far sì che il nostro sistema economico possa riprendersi dalla botta del covid. Penso certamente alla galassia della cooperazione sociale, fondamentale nell’erogazione di quei servizi socio-sanitari che andranno ripensati e implementati per rispondere alle nuove sfide del welfare e della sanità. Se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato, infatti, è che non esiste economia a senza tutela della salute. Ma è tutto il sistema della cooperazione, con i suoi principi di responsabilità sociale e ambientale, la sua concezione dell’impresa basata su un sistema di valori etici, a rappresentare una forza imprescindibile per trainare l’economia regionale e nazionale. Per questo affiancheremo le imprese cooperative nella transizione green, nella digitalizzazione e nell’innovazione, coinvolgendole in quel new deal dei saperi e delle conoscenze che, come abbiamo chiaramente scritto nel Patto per il Lavoro e per il Clima, ci darà le fondamenta per costruire il futuro dell’Emilia-Romagna”.

“In questi ultimi giorni Bologna è stata riconosciuta come la città più vivibile d’Italia. Se leggiamo fra le righe della classifica, possiamo riconoscervi una città che quotidianamente mette alla prova la sua resilienza. In questo lo spirito e l’agire concreto e quotidiano del movimento cooperativo sono una parte fondamentale – ha dichiarato Valentina Orioli, vicesindaca di Bologna – Voglio quindi ringraziare la Legacoop per il suo ruolo da protagonista sulla scena della città, per quello che è stato fatto in questi mesi e per quanto farà in un futuro che si annuncia difficile, e che dobbiamo affrontare con il senso di coesione che ci ha contraddistinto fino ad ora”.

Sono state circa un migliaio le persone che si sono collegate al canale YouTube di Legacoop Bologna, per seguire la diretta dell’Assemblea dei Delegati.

Silvestro Ramunno

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