Dante – Baccarini (FI): “Un dono di Dio che va preservato dalla furia iconoclasta”

“Salviamo il poeta, teologo, politico Dante, questo il monito che dovrebbe muovere l’Italia, l’Europa ed il mondo intero: preserviamo il Sommo Poeta dall’ignoranza e dalla furia iconoclasta del politicamente corretto contemporanea.
Dopo la recente notizia che in Germania un giornaletto come il Frankfurter Rundschau ha definito Dante “plagiatore e arrivista”, dal Belgio e dall’Olanda ne arriva una molto peggiore: “In Dante, Maometto subisce un destino crudo e umiliante, solo perché è il precursore dell’Islam”, pertanto diverse case editrici hanno deciso di espungere lo stesso dalle nuove pubblicazioni.
Viene dunque da chiedersi se anche per il Corano e la Sunna, testi oltre che sacri anche letterari, siano previste le medesime riforme attuate per la Commedia. Viene da chiedersi se anche i grandi filosofi tedeschi di metà ‘700 e ‘800 debbano essere riveduti e corretti, perché contrari al sistema della religione. Intanto questo recente precedente non lascia sperare nulla di buono. Sarà solo una scintilla, ma in altri tempi abbiamo poi visto i roghi dei libri e successivamente degli uomini.
Ecco, io credo che questo sistema, queste operazioni faziose e censorie, potessero tranquillamente rientrare nelle politiche tedesche di 80, 90 anni fa, non di oggi.
Riscrivere Dante, qualcosa che nessun uomo dovrebbe tollerare, significa smentire se stessi, rinnegare le proprie radici e la propria storia.
Quello in atto è un evidente attacco alla cultura italiana, alla cultura europea e financo del mondo.
Dante, alla stregua dei più grandi pensatori, scrittori e poeti di epoca antica, non può essere soggetto a riletture in chiave religiosa, o di genere, o politicamente corrette.
La letteratura è parte integrante della nostra storia, il nostro presente, come direbbe Levi, ha un cuore antico. Non possiamo e nemmeno dovremmo pensare di fare a meno della nostra identità.
Pertanto, con questa rapida disamina, alla luce della follia imperante, sono a chiedere che Dante non subisca mai alcuna censura. Lo si garantisca con una legge, se questo servisse, ma lo si certifichi. Non vorrei infatti che un altro folle si alzasse una mattina per eliminare Omero dai banchi di scuola.
Desidero inoltre ricordare che manomettere un’opera, oltre a distruggere un patrimonio, getta inesorabilmente nella penombra la miriade di studiosi che a questa hanno dedicato la loro intera vita professionale. I classici sono coloro che hanno scritto per noi, chi siamo noi per cancellarli?

Edoardo Baccarini – Dipartimento Formazione Emilia-Romagna di Forza Italia

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