Volt: ci avete chiesto le nostre posizioni ambientali? Eccole. Noi parliamo di contenuti

La rivoluzione ambientale non si fa a chiacchiere.Concordiamo in pieno con Simona Larghetti di SalvaiciclistiBologna: aria, acqua, suolo, non sono beni di lusso e non si difendono con il marketing. Chi ha annunciato la corsa a Sindaco ha speso tante parole per elencare i principi attorno al quale intende muoversi, ma pochissime per spiegare concretamente come seguirà quei principi una volta sindaco della Città Metropolitana di Bologna.
Volt  ha una visione chiara per la città, una visione a 30 anni che stiamo portando avanti nelle  città dove siamo stati eletti in tutta Europa, e che a Bologna si articola in proposte molto precise.  Abbiamo quindi deciso di rispondere ai punti contenuti nella lista presentata della Presidente Larghetti aggiungendo anche proposte e dettagli che possano fare capire cosa voglia dire per noi avere visione di insieme, visione che pretendiamo da chi si candida a Sindaco di Bologna:

– No Passante di mezzo, ma aggiungiamo anche il nostro no alla costruzione di nuove strade su tutta la Città Metropolitana di Bologna e no alla terza corsia sulla A13 e alla quarta corsia sulla A14, tre progetti che porteranno la Regione a spendere 3 miliardi di euro nei prossimi anni per cementificare, tagliare decine di migliaia di alberi e continuare ad incentivare una politica di mobilità di 40 anni fa.  

Autostrada e tangenziale vanno svuotate dal traffico, non allargate, e le soluzioni per svuotarle le proponiamo rispondendo agli altri punti.

– Sì Tram, Sì PUMS. Sì PUMS vuol dire anche avviare subito il Servizio Ferroviario Metropolitano. La Regione, nonostante i patti del 2007, ha totalmente accantonato il progetto e non sblocca la spesa corrente per il raddoppio dei treni, con cadenzamento ogni 30 e 15 minuti nelle ore di punta, estensione alle fasce notturne, linee passanti su Bologna, terminazione del progetto di riconoscibilità del servizio e biglietto unico integrato.

Ma aggiungiamo: 

-Sì Finanziamento e aggiornamento di Interporto. Le autostrade sono piene di camion che trasportano merci. Togliamo i camion dall’autostrada, togliamo le merci dai camion. Come? Adeguando l’interporto di Bologna agli standard europei perché i treni dalla Germania possano arrivare a Bologna e non debbano fermarsi a Verona. 

– No edificazione sulle ex aree militari. Ristrutturazione degli spazi già impermeabilizzati per l’implementazione di servizi al cittadino e riqualificazione di tutti gli spazi abbandonati per la restituzione di questi alla comunità.

– Sì Bosco Urbano sui prati di Caprara e avviamento di una collaborazione con Università per percorsi naturalistici e preservazione della flora e fauna stabilitasi dentro.

– Sì biciplan: Più rastrelliere, più doppi sensi ciclabili, più piste ciclabili, non più miste pedonali,  e più controlli per porrre fine al parcheggio selvaggio sulle piste ciclabili .

La bici non può più essere considerata strumento di svago ma parte integrante dei trasporti sulla media e breve distanza.

– Sì colli pedonali e ciclabili, estensione e allargamento dei marciapiede su tutte le strade collinari, introduzione dei 20kmh telecontrollati e studio di sistemi pubblici di navette elettriche a bassa velocità per il raggiungimento di aree di interesse dal centro.

– Sì estensione delle zone pedonali, ma addirittura implementazione della ZTL continua nel centro storico, ed estensione dei 30km/h in tutto il territorio del Comune di Bologna, viali a veloce scorrimento esclusi con previsione dei 50km/h.

– Sì acqua pubblica e STOP alla vendita di quote e privatizzazione di Hera. STOP alla svendita dei servizi della nostra città.

– No a nuovi distributori su terreno agricolo, ma da SUBITO, compresi quelli previsti nel PUG bolognese. Totale stop al consumo di suolo, per tutto, non solo centri logistici e terreno agricolo in tutta la Città Metropolitana di Bologna con implementazione e protezione dei parchi agricoli e parchi metropolitani.

– Sì mercati contadini e possibilità di vendita diretta dei prodotti anche nei parchi agricoli.

– Sì a logistica leggera dell’ultimo miglio, come prescritto dal PUMS con istituzione di un piano di conversione di tutti i mezzi di spedizione e trasporto pubblico e privato a CargoBike o elettrico.

Le rivoluzioni non si fanno con le parole o con mezze misure. Agli ideali una concretezza e visione di insieme. Alla visione deve corrispondere una realtà. Questa è la nostra risposta. Confidiamo che ci sia un candidato sindaco che abbia il coraggio per dare risposte altrettanto concrete.

Ufficio Stampa Volt Bologna
Silvia Spinelli

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