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Comune di Anzola dell’Emilia: “ciao Armando”

Ci ha lasciato ieri sera, a 94 anni, Armando Gasiani, ex deportato, Presidente Onorario di ANED, persona significativa, che non ha mai fatto mancare il suo impegno alla nostra Comunità. Armando ha sempre promosso valori di libertà e giustizia, facendosi portavoce e custode della memoria, raccontando la sua esperienza ai giovani, un rapporto con le scuole importante e profondo che ha visto Armando accompagnare le classi in visita a Mathausen.
Nel 2017 in occasione del 72° anniversario della Liberazione. Armando ha accompagnato i ragazzi e le ragazze delle scuole a Mathausen e a 90 anni compiuti ha voluto portare la sua testimonianza, parlare con tanti ragazzi e ripercorrere ancora una volta i 186 gradini della scala della morte. Armando Gasiani è stato l’unico deportato italiano presente alla cerimonia.
Sapeva raccontare, Armando, affascinava con i suoi racconti di un’esperienza unica e dolorosa, lasciando sempre un messaggio di speranza, parlando di pace, per coltivare quei valori della democrazia che non dimenticano gli orrori della guerra.
Armando, «Bolero», era nato nel a Castello di Serravalle (BO); ma residente ad Anzola.
Ha militato nel battaglione «Artioli» della 63a brigata Garibaldi «Bolero».
Fu arrestato il 5 dicembre 1944 a Crespellano (BO), durante il grande rastrellamento che in quei giorni investì la pianura tra San Giovanni in Persiceto, Amola, Anzola. Centinaia di persone furono raccolte in alcuni luoghi di concentramento nella zona (come la chiesa di Amola o il teatro di Sant’Agata), furono poi trasferite a Bologna per essere interrogate dalla Gestapo e detenute nel carcere giudiziario cittadino. In quell’occasione fu arrestato anche il fratello Serafino (che morirà poco dopo la liberazione del campo dove furono detenuti).
Arrivò in San Giovanni in Monte il 9 dicembre 1944, a disposizione del «comando tedesco SS», e il 22 dicembre 1944 fu aggregato al trasporto di 100 detenuti verso il campo di concentramento e transito di Bolzano-Gries, dove rimarrà fino all’8 gennaio 1945, data di partenza del convoglio che deporterà a Mauthausen 483 internati, tra i quali 84 del gruppo proveniente da Bologna.
Nel lager austriaco, l’11 gennaio 1945, ricevette la matrcola 115523, classificato come Schutzhaeftlinge (detenuto per motivi di sicurezza, equivalente a detenuto politico, con triangolo rosso).
Rimane in quarantena fino al 7 febbraio 1945, poi è inviato al sottocampo di Gusen II, assegnato al B.A. III (Betriebs-Abteilung III), denominazione per le linee di produzione aeronautiche per il caccia a reazione Me 262 della Messerschmitt, allestite nel sistema di gallerie scavate dai detenuti a St. Georgen, in codice «Bergkristall».
Fu liberato dall’armata americana il 5 maggio 1945.
Armando è stato riconosciuto partigiano dalla apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 5 luglio 1944 alla Liberazione.
Armando Gasiani sarà ricordato in apertura del prossimo Consiglio Comunale.

dalla pagina Fb Comune Anzola dell’Emilia

Gianluca Stanzani:
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