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Data Valley Emilia-Romagna, al Tecnopolo di Bologna anche il Centro nazionale di supercalcolo

Architekturdarstellung im Auftrag von gmp-architekten Hamburg

La Data Valley dell’Emilia-Romagna vince una nuova sfida. Il Tecnopolo di Bologna diventa infatti la sede del Centro nazionale di supercalcolo: l’hub della ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing. La nuova infrastruttura trasversale per l’intelligenza artificiale e i Big Data a supporto dei principali settori strategici del Paese.

Il Centro riunisce la gran parte gli enti e degli istituti accademici, scientifici e della ricerca italiani, pubblici e privati, insieme a partner industriali – 51 in tutto, tra cui il soggetto capofila, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Cineca, Cnr,  Università di Bologna, Università di Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development (IFAB) -, può contare sul finanziamento di quasi 320 milioni di euro dal PNRR (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e si candida a diventare la più grande infrastruttura del Paese in questo settore.

Oggi il via all’operazione: nella sede della Regione Emilia-Romagna, a Bologna, si è svolta la prima assemblea plenaria della Fondazione ICSC, che gestirà il Centro. Sono stati eletti il presidente della Fondazione, il professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università di Bologna Antonio Zoccoli, e i membri del Consiglio di Amministrazione.

Le attività del Centro

Il nuovo Centro farà base al Tecnopolo di Bologna, cittadella dell’innovazione che già ospita il Data Center del Centro Meteo Europeo (ECMWF) e che a breve accoglierà il supercalcolatore europeo Leonardo gestito dal Cineca, e il Centro di Calcolo dell’INFN, e  metterà in rete e a sistema le specifiche conoscenze, competenze e risorse di realtà che operano in tutt’Italia in molteplici ambiti.

Il Centro nazionale di supercalcolo entrerà in piena attività dal prossimo 1 settembre.

Tra le sue prime iniziative, la pubblicazione, entro il 2022, dei primi bandi di dottorato e di reclutamento di  ricercatori.

Porterà avanti attività di ricerca e sviluppo, a livello nazionale e internazionale, a favore dell’innovazione nel campo delle simulazioni, del calcolo e dell’analisi dei dati ad alte prestazioni.

Tutte attività svolte a partire da una infrastruttura d’avanguardia a livello internazionale per l’High Performance Computing e la gestione dei Big Data, in grado di “mettere a sistema” le risorse e di promuovere e integrare le più moderne tecnologie. Il nuovo Centro nazionale di supercalcolo lavorerà da una parte sul mantenimento e il potenziamento dell’infrastruttura HPC e Big Data italiana, dall’altra sullo sviluppo di metodi e applicazioni numeriche avanzati e di strumenti software, per integrare il calcolo, la simulazione, la raccolta e l’analisi di dati di interesse per il sistema della ricerca e per il sistema produttivo e sociale.

regione.emilia-romagna.it

Gianluca Stanzani:
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