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Investire oggi sulla mobilità di domani: 1.500 nuovi bus ecologici e treni regionali a zero emissioni

Un trasporto pubblico efficiente e sostenibile, con mezzi sempre più comodi e moderni e l’obiettivo dichiarato di ridurre sensibilmente l’inquinamento. L’Emilia-Romagna corre a ritmo sempre più spedito, aumentando gli investimenti treni, bus e ciclabili, promuovendo il traffico merci su ferrovia e migliorando la rete di strade e autostrade.

Il punto su dieci anni di mobilità è stato fatto oggi (20 marzo ndr) nel corso del convegno “Muoversi in Emilia-Romagna”, che si è svolto in Regione alla presenza, tra gli altri, del presidente, Stefano Bonaccini, e dell’assessore a Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Andrea Corsini, con la partecipazione (in collegamento da remoto) del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.

Per le ferrovie nazionali e regionali l’investimento complessivo stimato è di 7 miliardi di euro.

Entro il 2025 tutte le linee ferroviarie regionali saranno a zero emissioni: conclusi i lavori di elettrificazione nell’area reggiana, sono in corso quelli sulla Parma Suzzara-Poggio Rusco, mentre stanno per iniziare quelli sulla Ferrara-Codigoro. Con oltre 1,1 miliardi di euro la flotta dei treni è stata completamente rinnovata mettendo in circolazione materiale rotabile ad alta efficienza energetica, ridotto impatto ambientale e, sul versante degli allestimenti, garantendo alta accessibilità per le persone con ridotta mobilità o per il trasporto delle bicilette.

Sul fronte della sicurezzadal 2017 a oggi sono stati eliminati 15 passaggi a livello sulla rete ferroviaria di proprietà regionale, di altri cinque sono iniziati i lavori e di ulteriori quattro è in corso la progettazione per un costo complessivo di circa 192 milioni di euro.

Inoltre, sono previsti nuovi itinerari ferroviari (come la variante Pontremolese e la linea Dinazzano- Marzaglia), interventi di ricucitura urbana (bypass merci di Ferrara, interramento secondo tratto urbano della linea Bologna-Portomaggiore, nodo ferro-stradale Casalecchio di Reno), e di potenziamento infrastrutturale, in particolare il quadruplicamento della Bologna-Castel Bolognese con tre miliardi di euro di finanziamento e poi il raddoppio Quattro Ville-Carpi, Parma-Fornovo e Casalecchio Garibaldi-Sasso Marconi.

Per il People mover di Bologna, che collega la stazione all’aeroporto, sono stati investiti 27 milioni di euro (dal 2019 al 2020).

Importanti investimenti anche sul settore autofiloviario784 milioni di euro di stanziamento complessivo permetteranno da oggi al 2026 la messa in servizio di oltre 1.440 nuovi autobus su un parco di 3.262 mezzi. A oggi la percentuale di mezzi immessi in servizio è pari al 46% sul totale programmato (669). E per rendere più competitivo il comparto sui mercati internazionali la costituzione di una holding regionale Tpl.

Crescono le ciclabili: con 142 milioni di euro tra il 2019 e il 2026 saranno realizzati 204 chilometri delle ciclovie del sistema nazionale (Sole, Vento, Adriatica) e 650 chilometri di percorsi urbani e periurbani.

Forte l’impegno sul trasporto merci che, nonostante pandemia, alluvione, inflazione e crisi energetica, ha movimento 238,5 milioni di tonnellate su strada (+7,83% nel 2021 rispetto al 2020), 21,8 milioni di tonnellate su ferrovia (+14% nel 2022 sul 2021) e 27,4 milioni di tonnellate al Porto di Ravenna (+ 1,1% nel 2022 rispetto al 2021). Ammontano, infine, a 46mila tonnellate le merci trasportate via acqua nei 564 chilometri del sistema idroviario padano-veneto utilizzabili a fini commerciali.

Infine, sui 13mila chilometri della rete stradale principale dell’Emilia-Romagna negli ultimi 10 anni sono stati investiti oltre 20 milioni di euro per la costruzione e l’ammodernamento delle infrastrutture e più di 57 milioni per la manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale, cui si aggiungono oltre 330 milioni da fondi FSC 14-20 su un costo complessivo di 780 milioni di interventi sulla viabilità di interesse regionale, di cui 7 milioni di euro per la manutenzione delle strade comunali di montagna, e 10 milioni di euro da FSC 21-27 (anticipazioni) per interventi di manutenzione e messa in sicurezza della viabilità provinciale. Per la rete nazionale, il contratto di programma Anas 2016-2020 prevedeva investimenti per 1,7 miliardi di euro, fra cui, in particolare, 80 milioni per la tangenziale di Ravenna con i lavori del primo lotto da circa 23 milioni che termineranno quest’anno, oltre a 500 milioni per la SS3bis Tiberina, e 29 milioni per il Raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi. Per quanto riguarda la rete autostradale gli interventi programmati e finanziati ammontano a 6 miliardi di euro. Proseguono poi i lavori sulle grandi infrastrutture che interessano la regione, in particolare, per il Passante di Bologna si stanno eseguendo le opere previste dal lotto zero in vista del via a inizio 2025; mentre per Cispadana, di cui a inizio maggio si convocherà la conferenza preliminare dei servizi, e Bretella Campogalliano-Sassuolo, i cantieri si avvieranno nel 2025.

regione.emilia-romagna.it

Gianluca Stanzani:
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