Nel 2014 da Hera 1,6 miliardi sul territorio

Nel 2014, Hera ha distribuito nei territori nei quali opera circa 1,6 miliardi di euro, il 74% della ricchezza che produce. Un numero che nasce dalla somma del valore aggiunto distribuito ai principali interlocutori per un miliardo, e dal valore economico per le forniture per 506 milioni. E, mentre la raccolta differenziata tocca la quota del 54%, emissioni e ricorsi alle discariche diminuiscono, due ricerche commissionate a Nomisma evidenziano che la multiutility dà un contributo alla competitività delle imprese e ha stabilizzato le attività dei suoi fornitori.

Sono i temi del convegno che si è tenuto ieri nella sede bolognese di viale Berti Pichat, occasione per presentare anche il bilancio sociale 2014 della società. Tra le novità, i risultati nella raccolta differenziata, che si attesta al 54% (52,6% nel 2013), e nel recupero dei materiali conferiti, che arriva al 93,8%. Scema, nel frattempo, il ricorso alla discarica, che diminuisce dal 16,4% nel 2013 al 12,9% del 2014. Rispetto al 2013 scendono del 3% anche le emissioni di CO2. Un’analisi sull’indotto occupazionale, conta 15.291 unità tra i lavoratori diretti e indiretti, con il 97% dei lavoratori del Gruppo assunto a tempo indeterminato e un indice degli infortuni ancora in calo.

Durante la mattinata, sono anche state presentate le due ricerche di Nomisma. La prima aveva l’obiettivo di rilevare quanto la crescita delle comunità locali e del tessuto imprenditoriale siano influenzate dalle utilities fornitrici di servizi energetici, ambientali e di telecomunicazione. Sono state 104 le aziende intervistate, di cui 50 clienti del Gruppo Hera nei territori di Bologna, Modena e Forlì-Cesena.

I risultati hanno messo in evidenza “un contributo dei servizi forniti dalle utilities sulla competitività delle imprese, maggiormente evidente per i servizi energetici”.

Per il 61,5% delle imprese intervistate l’elemento che più influisce sulla competitività è la garanzia della continuità della fornitura (percentuale che sale al 76,2% tra le aziende clienti di Hera Comm), al secondo posto la riduzione e il contenimento del costo dell’energia indicati dal 48,1% del campione (61,9% per i clienti Hera Comm). L’efficientamento energetico, poi, viene ritenuto molto rilevante dal 62,5% delle aziende intervistate, soprattutto da quelle di grandi dimensioni.

Per quanto riguarda i servizi ambientali, le imprese hanno ammesso che un gestore unico per tutti i servizi ambientali è un elemento strategico. Non solo, ma per il 60% è importante che sia localizzato nel territorio. Inoltre tre imprese su quattro ritengono che la gestione dei rifiuti industriali abbia contribuito a migliorare la competitività dell’impresa in termini di affidabilità del servizio e una su tre dichiara che il fornitore ha contribuito allo sviluppo di nuove opportunità legate allo smaltimento e al recupero di materia.

La seconda ricerca di Nomisma ha invece studiato lo sviluppo dei fornitori e ha coinvolto un campione di 593 imprese, di cui 354 fornitrici di Hera. Nel periodo 2011-2013, Hera ha avuto un ruolo stabilizzante nelle attività dei fornitori, in particolare per il 65% di quelli di piccola-media dimensione. Tra i fattori principali sono stati riconosciuti la stabilità della domanda, la continuità del rapporto nel tempo, la sicurezza dei pagamenti e il rispetto delle tempistiche. Inoltre un’impresa su tre ha dichiarato di avere acquisito nuovi spazi di mercato, una su quattro ha introdotto innovazioni di processo e prodotto o certificazioni e il 22% delle imprese ha aumentato l’occupazione.

Agenzia Dire – www.dire.it

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