Casa Bologna, in 6 mesi 570 esecuzioni: focus a Festa ‘Ape’

Rimane alto nel 2015 il numero dei pignoramenti esecutivi disposti dal Tribunale di Bologna. “Nel primo semestre sono stati oltre 570, quindi siamo in linea con il 2014, quando furono circa 1.100”, spiega la presidente di Ape-Confedilizia Bologna, Elisabetta Brunelli Monzani, presentando a Palazzo D’Accursio la Festa del Condominio, la tre giorni sulla casa in programma da venerdì a domenica.

Alle vendite immobiliari coatte è dedicato il giorno d’apertura della manifestazione, che riunisce sotto lo stesso tetto in San Domenico professionisti del settore e addetti ai lavori, per fare il punto sulla situazione abitativa in città e sulle novità introdotte dai recenti provvedimenti legislativi e sulle riforme allo studio del governo. Sabato, per esempio, il focus sarà sulla nuova legislazione sui condomini e sul ruolo affidato all’amministratore.

“Una figura essenziale per dirimere i conflitti e prevenire i contenziosi”, ammette Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia ed ex magistrato, ricordando come le liti tra condomini sfocino spesso in procedimenti civili e penali. “La formazione degli amministratori è fondamentale, per questo chiediamo che i corsi siano seri e professionali”, aggiunge Ferri, ospite di Ape alla presentazione della kermesse. “Siamo pronti a trarre spunti costruttivi da eventi come questo”, assicura il sottosegretario. Sempre sabato, assieme a CasaClima, Ape-Confedilizia approfondirà anche i temi legati al risparmio energetico e alla sostenbibilità degli edifici. “E’ bene prepararsi per tempo alle novità normative che entreranno in vigore a partire dal 2020”, avverte Claudio Colombini, vicepresidente network CasaClima per l’Emilia-Romagna.

La Festa del condominio si chiude domenica con uno dei temi in cima all’agenda politica nazionale: tassazione sulla casa e riforma del catasto. “Si prospettano grandi cambiamenti- osserva la vicesindaco di Bologna, Silvia Giannini, che proprio domenica aprirà i lavori- nel corso di quest’ultimo mandato non c’è stato anno senza modifiche alla tassazione degli immobili”. E se il governo manterrà gli impegni presi, nel 2016, la Tasi, la tassa sulla prima casa, sparirà.

“Vediamo con grande favore la riforma preannunciata, si apre una nuova stagione, saremo vigili affinchè siano mantenute le promesse  e soprattutto queste promesse non vadano a ricadere sulla seconda casa che è l’investimento dell’italiano medio”, commenta Brunelli. “Noi come Comuni non sappiamo granché- spiega Giannini- l’importante è che, venendo meno un introito per le amministrazioni, ci sia una totale compensazione perché altrimenti non potremo garantire i servizi”.

Agenzia Dire – www.dire.it

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