Riforma Protezione Civile, la promessa: “Non sarà più emergenza continua”

Con 308 voti favorevoli, 101 astenuti (M5s e Sel), e nessun voto contrario la Camera dei deputati ha dato oggi il primo via libera alla proposta di legge delega di riforma della Protezione civile. “Un voto compatto – commentano i deputati modenesi del Pd Davide Baruffi e Manuela Ghizzoni – per un provvedimento importante che punta a superare la logica dell’emergenza continua in favore della prevenzione e di una soluzione di sistema. Molte delle norme inserite sono frutto anche dell’insegnamento ricavato dalle molteplici calamità naturali che si sono abbattute sul modenese”.  Ecco la loro dichiarazione:

“L’impegno che avevamo preso in campagna elettorale come parlamentari modenesi del Pd – quello di costruire una cornice legislativa nazionale sulle calamità naturali – è stato mantenuto. La Camera, infatti, oggi ha dato il primo via libera alla proposta di legge delega di riforma della Protezione civile. Si tratta di un primo passo importante per superare, in materia di calamità naturali, la logica dell’emergenza continua in favore di misure di prevenzione e di una soluzione di sistema. Le novità introdotte sono state sottolineate anche da un voto compatto dell’Aula che non ha registrato contrari, ma solo astenuti (M5stelle e Sel). Il nostro è un territorio fragile: il dissesto idrogeologico, unito ai cambiamenti climatici in atto, moltiplica gli effetti delle calamità naturali. Occorre garantire un sistema omogeneo per tutto il territorio di intervento nell’emergenza, ma anche nella fase di ritorno alla normalità. Questa è l’esigenza che, come modenesi, abbiamo sperimentato sulla nostra pelle durante il sisma, le alluvioni e le trombe d’aria e questa è la logica di fondo del nuovo provvedimento che, come parlamentari emiliani, abbiamo contribuito a scrivere. In Commissione, infatti, il testo del provvedimento è stato arricchito mettendo ulteriormente al centro la funzione del volontariato, quello dei territori, la necessità di un coordinamento di tutte le azioni nella fase di emergenza, ma anche nel dopo-emergenza. Si deve superare quell’approccio “fai da te” che ha caratterizzato, fino ad ora, le catastrofi naturali nazionali. Tutti i territori che si trovino a subire uguali condizioni di disagio devono poter accedere agli stessi piani di intervento e poter contare su garanzie certe per indennizzi, sgravi fiscali, misure di sostegno. Con questo provvedimento, finalmente, si fornisce una risposta organica. Auspichiamo ora che il Senato possa approvare con la stessa celerità delle Camera queste misure e ci impegniamo affinché anche la parte attuativa in capo al Governo sia altrettanto celere”.

sulpanaro.net

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