Rinnovata di un anno la concessione di cento orti urbani al Caab

Un anno ancora al Caab. Il Centro agroalimentare di Bologna rinnova per un altro anno, fino a ottobre 2016, la concessione dei 100 orti urbani assegnati a 70 famiglie con figlie giovani under 30. La conferma arriva nel giorno della prima raccolta di miele prodotto grazie alla collaborazione con Conapi-Mielizia. Un’occasione per fare il punto anche sull’attività degli orti urbani.

Sono ben 30 le tonnellate di prodotti agricoli raccolte grazie all’impegno dei 100 orticoltori, che non si sono improvvisati, ma hanno sostenuto un intenso iter formativo con 80 ore di lezione al Caab, proprio per imparare a coltivare e produrre oltre cinquanta specie e varietà di ortofrutta. Ogni orto ha ‘fruttato’ circa 150 chili di prodotti. Gli interventi di tutoraggio e assistenza tecnica sono stati predisposti dal Caab in collaborazione con l’Università di Bologna, il Dipartimento Scienze Agrarie, Centro studi e ricerche agricoltura urbana e biodiversità. Ulteriori workshop di approfondimento sono stati promossi su temi specifici, dalla gestione agroecologica degli orti alle piante spontanee edibili. Alcune particelle sono state messe a disposizione per prove ed esercitazione anche degli studenti della facoltà di Agraria e dei bambini delle scuole inferiori di Bologna e provincia per il progetto di educazione Vegetabilia, promosso assieme all’Ausl. A questa attività si aggiunge il progetto di apicoltura con i tre melari che hanno prodotto circa 70 chilogrammi di miele millefiori. Il Caab ospita dall’estate 2014 un sistema di arnie didattiche insediato da Conapi, con 80.000 api urbane che, oltre a produrre un ottimo miele, possono fungere da vere e proprie ‘antenne’ dell’inquinamento.

Le città, come Bologna e come in particolare l’area del Centro agroalimentare, rispetto alle zone agricole coltivate a monocultura o agricoltura intensiva possono offrire alle api molte aree nettarifere e pollinifere, grazie alla presenza di giardini pubblici e privati, aiuole, balconi. Gli orti Caab sono realizzati secondo i canoni della sostenibilità: l’irrigazione non utilizza acqua di acquedotto, bensì acqua di bonifica e piovana recuperata e conservata in cisterne. La coltivazione avviene con metodo biologico. E dagli scarti del mercato ortofrutticolo è stato formato del compost organico per la concimazione. Gli Orti Urbani Caab sono un’iniziativa promossa nell’ambito del progetto Llp “Hortis” finanziato dall’Unione europea realizzata in collaborazione con l’Università di Bologna e dalla Ausl.

Agenzia Dire – www.dire.it

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