I 464 operatori dei Centri per l’impiego diventano dipendenti dell’Agenzia per il lavoro

Da oggi, 1 giugno, diventano dipendenti dell’Agenzia regionale per il lavoro i 464 lavoratori dei Centri per l’impiego, fino ad oggi dipendenti delle Amministrazioni provinciali. Per 35 di loro, a tempo determinato, la Regione ha avviato la stabilizzazione. A breve, inoltre, saranno 120 le altre nuove assunzioni di personale, di cui 95 previste sulla base del piano di rafforzamento nazionale del Ministero del Lavoro (1.600 operatori in tutta Italia) e 25 rese possibili grazie agli investimenti della Regione mirati a rafforzare il collocamento delle persone con disabilità.

In attesa di completare le procedure con il Ministero, l’Emilia-Romagna ha deciso di mettere a disposizione proprie risorse del Fondo sociale europeo per assumere subito i 95 operatori, per i quali è stato realizzato un concorso e si sta definendo la graduatoria. É il Piano di rafforzamento dei Centri per l’impiego della Regione, presentato questa mattina in Commissione assembleare dall’assessore al Lavoro, Patrizio Bianchi.

La riforma dei servizi per il lavoro
La Regione Emilia-Romagna, in attuazione del Patto per il Lavoro, da tempo ha avviato un complesso processo di riforma dei servizi per il lavoro, con l’obiettivo di migliorarne la qualità e l’efficacia e renderne capillare l’erogazione a livello territoriale. Quattro le principali azioni realizzate. L’istituzione dell’Agenzia regionale per il lavoro, che ha il compito di dirigere i servizi pubblici per il lavoro, precedentemente di competenza delle Province, per superarne il frazionamento, uniformare i comportamenti e gli obiettivi e rafforzare le prestazioni erogate a persone e imprese. Poi il trasferimento all’Agenzia del personale dei Centri per l’impiego, come momento chiave della riforma.

Nei mesi scorsi è stato introdotto l’accreditamento per i servizi per il lavoro, aprendo anche al privato, con l’obiettivo di ampliare la platea di soggetti che possono sostenere le persone nella ricerca dell’occupazione. L’Emilia-Romagna prevede due differenti tipi di servizi: prestazioni standard per le persone e per datori di lavoro (8 milioni di euro le risorse messe a disposizione dalla Giunta) e prestazioni per l’inserimento lavorativo e l’inclusione delle persone fragili e vulnerabili (come definito dalla legge regionale 14/2015, 20 milioni di euro le risorse messe a disposizione dalla Giunta).

Da questo percorso è nata la Rete Attiva per il Lavoro, coordinata dall’Agenzia Regionale per il Lavoro e costituita dai servizi pubblici e privati accreditati.  Avviata a novembre 2017, opera in stretta collaborazione con l’infrastruttura educativa e formativa regionale, con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’estensione sul territorio dei servizi per il lavoro.

La Rete Attiva per il Lavoro è oggi costituita da:

  • Servizi pubblici per l’Impiego

37 Centri per l’impiego | 9 uffici per il collocamento mirato delle persone con disabilità | 464 dipendenti

  • Privati accreditati Area1 (prestazioni standard)

25 soggetti | 204 sedi operative | 539 operatori

  • Privati accreditati Area 2 (prestazioni rivolte a presone fragili e vulnerabili)

50 soggetti | 173 sedi operative | 451 operatori

Con l’approvazione in Conferenza Stato-Regioni del riparto delle risorse per i costi del personale dei Centri per l’impiego (225 milioni di euro complessivi), all’Emilia-Romagna sono stati assegnati 19 milioni e 118mila euro per i contratti dei dipendenti a tempo indeterminato e 1 milione e 772mila euro per quelli a tempo determinato.

regione.emilia-romagna.it

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