Ricostruzione, riapre al culto la Chiesa dei Santi Andrea e Agata a Sant’Agata Bolognese

Era stata danneggiata dopo il sisma 2012 e oggi (n.d.r. 3 novembre) ha riaperto al culto dopo alcuni interventi di consolidamento e di ammodernamento tecnologico. Si tratta della chiesa dei Santi Andrea e Agata, con campanile, a Sant’Agata Bolognese.

La cerimonia si è svolta questa mattina insieme all’Arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi, presente il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. 

I lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza sismica, iniziati nel settembre 2017, hanno visto la partecipazione della Regione con 227.500 euro nell’ambito della programmazione del Commissario per la Ricostruzione.

La chiesa parrocchiale dei Santi Andrea e Agata si trova nel cuore del comune bolognese, in piazza dei Martiri. È parte di un’aggregazione di volumi che comprende la chiesa, la canonica e il campanile. L’esterno è in muratura intonacata con facciata a salienti. L’interno è ad aula voltata a vela, con presbiterio e abside pentagonale.

L’intervento di ripristino con miglioramento sismico ha interessato sia le strutture verticali che la copertura. È stato eseguito un restauro totale dell’involucro esterno e di quello interno. Inoltre, sono state applicate tecnologie di polarizzazione per limitare l’umidità di risalita nelle murature, ripristinato l’intonaco e, infine, è stato fatto un notevole lavoro di consolidamento della copertura lignea, con sostituzioni delle parti danneggiate e inserimento di elementi di rinforzo come il doppio tavolato.

Cenni storici

Le fonti attestano l’esistenza della pieve di Sant’Agata già nel Medioevo. La chiesa era collocata all’interno del castello omonimo fortificato. La Collegiata fu ricostruita fra il 1614 e il 1629 in stile Barocco. Importanti restauri si realizzarono fra il 1761 e il 1796, in quegli anni l’altare maggiore fu rivestito di marmo dai fratelli Angelo e Petronio Rasori.

Nuovi lavori vennero effettuati nel 1840, quando furono collocate quattro statue in terracotta nelle nicchie presenti sulla facciata della chiesa, dipinta la pala dell’altare maggiore a opera di Gaetano Serrazanetti, costruita una cappella intitolata a Santa Filomena a nord dell’aula e, quindi, completato il campanile dall’architetto Filippo Antolini.

Il campanile è stato riedificato sui resti della rocca del castello, la guglia fu collocata nel 1844. Nel 1850 venne quindi rifatta la volta nella cappella del Rosario e ricostruita la scala di accesso alla cantoria con organo. Nel 1866 ci furono altri lavori in chiesa e nel campanile. Negli anni ’80, infine, gli ultimi interventi con rifacimento dei coperti, rintonacatura e ritinteggiatura delle pareti laterali esterne e ripristino del sagrato.

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