Bologna, 22 settembre: assemblea di “Cooperare con Libera Terra” con Don Luigi Ciotti e Romano Prodi

Nella crisi in cui la pandemia ha gettato il nostro tessuto produttivo, è fondamentale ragionare su una ripresa equa e che non lasci indietro nessuno. È questo l’obiettivo di «Economia e sociale per un futuro buono, giusto e pulito», tavola rotonda organizzata per martedì 22 settembre (ore 11) a Bologna da Cooperare con Libera Terra – Agenzia per lo sviluppo cooperativo e la legalità con Don Luigi Ciotti, Presidente nazionale di Libera, e Romano Prodi a margine della propria assemblea annuale, che si terrà nella sala Marco Biagi del Baraccano (via Santo Stefano, 119).

Il recente rapporto della Direzione investigativa antimafia sottolinea come la crisi economica a seguito dell’emergenza sanitaria rappresenti un’ulteriore opportunità di espansione dell’economia criminale, facendo leva, da un lato, sulla necessità delle imprese regolari di liquidita` e, dall’altro, sulle consistenti disponibilità finanziarie dell’economia criminale.

«L’attenzione dev’essere alta da parte di tutti e, oggi più che mai, è fondamentale ribadire un’alternativa economica che guardi al bene comune per costruire un futuro più equo. Per questo abbiamo chiesto a due ospiti prestigiosi come Don Luigi Ciotti e Romano Prodi di fare alcune riflessioni su come costruire un’alternativa economica che sia buona, giusta e pulita», commenta Rita Ghedini, presidente di Cooperare con Libera Terra.

Durante l’assemblea verrà presentata anche un’indagine a cura di Nomisma sul marchio Libera Terra.

A seguire ci sarà la visita sul bene confiscato di Villa Celestina (via Boccaccio, 1) con Don Luigi Ciotti.

L’evento è gratuito fino ad esaurimento posti.

Prenotazione obbligatoria a info@cooperareconliberaterra.it . È possibile assistere all’evento attraverso la diretta Facebook sulla pagina dell’Agenzia (@cooperareconliberaterra).

“Cooperare con Libera Terra – Agenzia per lo sviluppo cooperativo e la legalità” opera dal 2006 per fornire strumenti di supporto alle cooperative che gestiscono beni confiscati alle mafie e che aderiscono all’associazione Libera. Il progetto che ha dato vita a questo impegno è «Libera Terra», il marchio che raccoglie i prodotti frutto della coltivazione di terreni confiscati da parte di cooperative sociali. Attualmente Cooperare con Libera Terra annovera più di 70 soci tra imprese cooperative, associazioni ed Enti operanti sul territorio nazionale e collabora con i soggetti, istituzionali e del privato sociale, che abbiano finalità coerenti. Nel corso di un decennio ha accompagnato e sostenuto il lavoro di 9 cooperative e del consorzio, che hanno realizzato prodotti di qualità riconosciuta sul mercato nazionale, creando oltre 150 posti di lavoro, a testimonianza del valore della lettera e dello spirito della Legge Rognoni-La Torre e della Legge Libera.

Silvestro Ramunno

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