CONTIAMOCI per tornare a contare

La democrazia non è un orologio che va caricato una volta ogni cinque anni.
I cittadini di questo Paese hanno il diritto di poter esercitare la loro sovranità e incidere sulle scelte di chi li governa.
Il panorama politico attuale non offre loro questa possibilità. Non consulta la propria base o i propri elettori, ignora le loro richieste, non mantiene quanto promette in campagna elettorale.
Noi non ci accontentiamo di promettervi il cambiamento alle prossime elezioni se ci darete il vostro voto. Mettere un freno alle politiche sbagliate di questo governo e di questo parlamento è possibile. Farlo ora, prima che queste scelte vadano a intaccare la vita degli italiani, è possibile.
L’idea è quella di condividere con voi una serie di quesiti, sui temi fondamentali della vita politica del nostro Paese. La sfida referendaria consentirebbe di restituire ai cittadini la sovranità che hanno smarrito, rispetto a quanto successo in Parlamento in questi due anni.
Una ventata d’aria fresca che diradi la cappa afosa che tiene stretta l’Italia in una morsa. Che spazzi via il clima verticistico e autoreferenziale della politica attuale e restituisca la sovranità al popolo.
E come il battito d’ali di una farfalle può scatenare una tempesta dall’altra parte del mondo, così ognuno di noi può contribuire a questa ventata di democrazia con un piccolo gesto: basta una firma, o meglio otto.
Otto come i quesiti che vi poniamo (e ci poniamo) e che abbracciano quattro grandi temi:
– la democrazia e la sovranità popolare
– la riconversione ecologica dell’economia
– la tutela dei diritti dei lavoratori
– la tutela della docenza e dell’apprendimento
Temi che affrontano e mettono un freno alle storture legate alla riforma elettorale, al Jobs Act, allo Sblocca Italia e le grandi opere, alla riforma sulla scuola.
Temi che affrontano e mettono un freno alle storture legate all’Italicum, al Jobs Act, allo Sblocca Italia, alla Buona Scuola.Tre grandi temi, divisi in otto quesiti, per un’unica grande campagna che vi proponiamo di portare avanti insieme, ognuno col suo contributo: chi (come detto) con la sua firma, chi mettendosi a disposizione per i banchetti e la raccolta firme, chi tra le tante persone di buona volontà nelle nostre istituzioni per autenticare queste firme. La formula è quella dell’uguaglianza, contenuta nel nostro simbolo, ma non vogliamo mettere il cappello su una campagna che consideriamo di tutti e che a tutti si rivolge. Nessuna volontà di protagonismo, mettiamo a disposizione la nostra organizzazione. Nessuna paternità, se non la proposta di provarci. E nessuna primogenitura. Sarebbe bello se i ‘progenitori’ fossero diversi e fossero più di un milione di cittadine e cittadini liberi.
Puoi trovare banchetti nei mercati e nelle piazze dei Comuni di Terred’acqua, nonchè presso l’ufficio URP del tuo comune.
Associazione Possibile

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