Un autore e musicista santagatese tra i finalisti del “Festival di Rimini”

Organizzato da Rimini Classica e Your Voice Records, è nata la prima edizione del Festival di Rimini. Il Festival è rivolto sia agli autori di canzoni attraverso la Sezione Autori, sia agli interpreti attraverso la Sezione Interpreti. Due distinti concorsi che si incontreranno durante la Finale del Festival di Rimini in cui le 10 migliori canzoni inedite saranno eseguite dai 10 migliori interpreti. Il tutto eseguito dal vivo dall’Orchestra di Rimini Classica.

Tra i selezionati della I^ edizione del Festival di Rimini troviamo il santagatese Luca Cremonini, finalista nella sezione Autori. La sua canzone si intitola “Parliamo ancora” e il 30 marzo al Teatro Galli di Rimini verrà interpretata da Rachele Romani.

“Sono Luca Cremonini, ho 50 anni (anche se non so come sia potuto succedere…era ieri che ne avevo 30), sono di Bologna, e da molti anni vivo in un paese di provincia, Sant’Agata Bolognese. Sono sposato, ho 2 figli, sono anche Assistente Sociale, suono la chitarra da quando avevo 14 anni, adoro il jazz, la musica acustica, la canzone d’autore. Ho un grande interesse per la composizione e l’arrangiamento. Al momento ho due progetti musicali in corso (Four seasons trio e Cremonini-Roda-Flipping Trio), con i quali ho una certa attività live. Devo dire che negli ultimi anni mi sto dedicando alla musica con un rinnovato entusiasmo, e con una certa soddisfazione.
La voglia di scrivere canzoni è arrivata molto presto: conoscevo solo pochi accordi che già tentavo ingenuamente di scrivere qualcosa di mio. Una delle prime canzoni che ricordo di aver scritto nasceva da un testo poetico che avevo composto per uno spettacolo teatrale, ai tempi della scuola superiore, e che pochi mesi dopo avevo musicato. Il testo era particolarmente idealista, parlava di fratellanza e di amore universale, tema che avevo però alleggerito con un andamento molto ritmato ed un titolo che ricordava lo scat jazzistico: Sciabidudà.

Scrivere belle canzoni è difficile. Negli anni ho fatto un mio percorso esplorando diversi stili e modalità di scrittura. Mi sento più musicista che paroliere, ed è infatti il testo quello che spesso mi richiede più impegno, tempo, aggiustamenti, salvo eccezioni in cui un testo può anche uscire di getto. Dal punto di vista musicale cerco di curare particolarmente la qualità melodica, in modo che la melodia possa avere un proprio valore in sé, anche isolata dal testo. Ammiro le canzoni dei grandi compositori americani dello scorso secolo: Cole Porter, Henry Mancini, George Gershwin
Tra gli autori italiani che stimo di più ci sono tanti cantautori. Uno su tutti Ivano Fossati, ma anche Fabio Concato, Mario Venuti, Carmen Consoli, e altri
Ho deciso di partecipare al Festival di Rimini perché è un raro esempio di Festival che dà spazi agli autori, il bando e l’organizzazione mi sono sembrati molto seri e, non ultimo, non pone limiti di età alla creatività e all’estro.”

dalla pagina Fb del Festival di Rimini

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