Interporto, ok alla realizzazione dell’Accesso Nord e interventi sulla viabilità per 2,5 milioni

Ok alla realizzazione dell’Accesso Nord all’Interporto di Bologna e alla riorganizzazione della relativa viabilità metropolitana di adduzione. E’ quanto previsto dal Protocollo di Intesa tra Città metropolitana, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bentivoglio, Comune di San Giorgio di Piano e Interporto Bologna S.p.A. approvato nei giorni scorsi dalla Giunta di Palazzo Malvezzi.
Il protocollo prevede interventi per 2.415.000 euro a cui si aggiungono 85mila per la progettazione. Due milioni provengono da risorse regionali e 500mila direttamente da Interporto. In particolare sono previste queste realizzazioni:

  • una rotatoria sulla strada provinciale SP 44 – Bassa Bolognese con la via Santa Maria in Duno e la viabilità privata di Interporto (“Accesso Nord”), con un costo stimato dell’opera di 460 mila euro;
  • una rotatoria all’intersezione della SP 44 – Bassa Bolognese con la SP4 – Galliera e realizzazione di una rotatoria all’intersezione della SP 42 – Centese con la SP4 – Galliera, con un costo stimato delle opere di 740 mila euro;
  • l’innesto della Via Panzacchi in Comune di San Giorgio di Piano con la SP 4 – Galliera, con un costo stimato dell’opera di 150 mila euro;
  • una rotatoria all’intersezione della SP 4 – Galliera con la Via Marconi, con un costo stimato dell’opera di 650 mila euro;
  • una rotatoria all’intersezione della SP 44 – Bassa Bolognese con la Via Marconi, con un costo stimato dell’opera di 415 mila euro.

In questo modo l’Interporto verrà connesso in modo adeguato alla viabilità circostante e contestualmente si migliorerà lo stato delle strade di quell’area. Creando un secondo accesso si migliora inoltre la sicurezza di un’area (che attualmente ha un solo accesso) molto rilevante: l’Interporto si estende infatti su una superficie di 410 ettari, di cui 66 di aree ferroviarie (3 terminal), mentre la superficie coperta a magazzini è pari a 600.000 metri quadrati, con 120 aziende insediate e 4.350 addetti, uno dei nodi merci più importanti d’Italia.

Ufficio stampa Città metropolitana

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