Emilia-Romagna al voto: 3,5 milioni gli elettori per le europee e oltre 2 per le amministrative

Domenica 26 maggio gli elettori dell’Emilia-Romagna sono chiamati alle urne per le europee (3.436.835 in tutti i 328 comuni della regione) e alle amministrative (2.070.542 elettori in 235 comuni). Si vota dalle ore 7 alle ore 23, in 4.522 sezioni dal piacentino al riminese. Per le europee la scheda di voto è di colore marrone mentre per le comunali è azzurra.

Elezioni europee

Sono oltre 180 mila i giovani emiliano romagnoli che voteranno per la prima volta alle europee. Nella scheda marrone, il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta.

Si possono esprimere da uno a tre voti di preferenza per candidati compresi nella lista votata. Nel caso di più preferenze, devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza.
Ad esempio, nel caso di due preferenze: donna-uomo o viceversa; nel caso di tre preferenze: donna-donna-uomo o viceversa; donna-uomo-donna o viceversa. Se si esprimono più preferenze per candidati tutti dello stesso sesso, vengono annullate le preferenze successive alla prima.
Le preferenze si esprimono scrivendo, nelle apposite righe tracciate a fianco del contrassegno della lista votata, il nome e cognome o solo il cognome dei candidati preferiti compresi nella lista medesima.

Elezioni comunali

Nella scheda azzurra, per votare nei comuni con più di 15 mila abitanti, gli elettori troveranno i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, sotto ciascuno di essi, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. In questo caso sono 3 le possibilità di voto:

1) Si può tracciare un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest’ultima appoggiato.

2) Si può tracciare un segno sul simbolo di una lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto ‘voto disgiunto’.

3) Si può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.

Ogni elettore può anche esprimere, nelle righe affiancate al simbolo della lista, uno o due  voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista da lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Nella scheda azzurra dei comuni con meno di 15 mila abitanti, gli elettori troveranno già stampato il nome del candidato sindaco, con accanto il contrassegno dell’unica lista che lo appoggia.

Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista o sul nominativo del Sindaco.

Non è possibile votare per un candidato alla carica di sindaco diverso da quello collegato alla lista. I voti conseguiti dal candidato alla carica di sindaco sono attribuiti alla lista ad esso collegata.

Per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga affiancata al simbolo della lista.

Per i comuni compresi tra 5.000 e 15.000, si possono esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nel caso siano due, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.

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