Coronavirus: turismo, manifattura e cultura, i pilastri della ripartenza per l’Emilia-Romagna

Il turismo sarà uno dei pilastri del futuro dell’Emilia-Romagna, insieme alle manifatture e al settore della cultura e dei saperi.
A ribadirlo è il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nell’intervento di saluto alla video conferenza “Turismo in Emilia-Romagna, le opportunità dell’Ue”. Un appuntamento online organizzato da Parlamento europeo, Commissione europea e Regione Emilia-Romagna per analizzare le prospettive di un settore strategico per l’economia regionale, che è stato uno dei più colpiti dagli effetti dell’epidemia da coronavirus.

Bonaccini ha osservato come il turismo “sarà un asset fondamentale per la ripartenza, e lo inseriremo nel nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima che discuteremo nelle prossime settimane, dove indicheremo le priorità per i prossimi dieci anni”. In particolare, “musica e sport saranno strumenti formidabili di promozione del territorio tanto che- ha proseguito Bonaccini– ora vogliamo puntare sulla Music Valley: a settembre inaugurerà la più grande arena spettacoli in Europa, nell’area del Campovolo, mentre al fianco dei due MotoGP di Misano stiamo costruendo un evento musicale straordinario”.
Dunque, ha concluso il presidente, “la richiesta all’Europa è di darci risorse su tre particolari asset di finanziamento: infrastrutture, materiali e immateriali, strutture ricettive e promozione turistica. Se non si comprende la rilevanza di questo settore, sprecheremo una grande occasione”.

Concetti ripresi nel corso del dibattito anche da Andrea Corsini, assessore regionale alla Mobilità e Turismo: “Abbiamo la necessità di mettere al centro del dibattito politico e istituzionale il rilancio della grande industria turistica, settore strategico per la crescita del Paese, anche in termini di occupazione e generatore di ricchezza. Abbiamo bisogno- ha sottolineato l’assessore- di un salto di qualità negli investimenti europei per un grande piano di sviluppo e innovazione che riguardi infrastrutture a basso impatto ambientale e la riqualificazione e la rigenerazione urbana per contesti che mettano al centro la qualità della vita nel segno della sostenibilità. Occorrono misure ad hoc- ha concluso Corsini– a disposizione anche delle Regioni per rilanciare gli investimenti e rinforzare la diversificazione dell’offerta turistica”.

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