Ampliamento A14 tra Bologna e Ravenna: la Regione chiarisce su opere di mitigazione ambientale

“Non corrisponde assolutamente al vero che sia stata concordata tra Regione Emilia-Romagna e Società Autostrade la piantumazione di una fascia boscata di circa 200 ettari come opera compensativa per la realizzazione della quarta corsia dell’A 14 tra Bologna e Ravenna. L’abbattimento della vegetazione oggi presente nella fascia interessata dall’ampliamento sarà regolarmente compensata in ottemperanza alla normativa regionale, e non è conteggiata nella superficie di 30 ettari individuata dal progetto”. Così l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini, dopo le affermazioni espresse dal movimento Volt sul progetto infrastrutturale.

“Nel decreto del ministero dell’Ambiente del 2014 che ha concluso positivamente la Valutazione di impatto ambientale dell’opera- precisa Corsini- non si fa alcun riferimento ad un dimensionamento delle fasce arboreo-arbustive dell’ordine di 200 ettari, come impropriamente richiamato nella nota del movimento Volt. Successivamente sono stati effettuati numerosi incontri congiunti fra Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna e Comuni interessati è stato concordato l’utilizzo di aree pubbliche per la realizzazione di un intervento di mitigazione ambientale da presentare da parte della società Autostrade per l’Italia”.

“Nel 2017- ricostruisce con puntigliosità l’iter del progetto Corsini-   Aspi ha trasmesso alla Città metropolitana e al Mit una prima proposta progettuale che non ha trovato la condivisione degli Enti interessati. Successivamente si è giunti ad una mediazione e il 24 aprile scorso Aspi ha trasmesso il progetto ambientale ai fini dell’ottemperanza alle prescrizioni della Via, che recepisce le aree indicate dai singoli Comuni interessati, sulla base di quanto emerso dal confronto avvenuto nel 2019 e nei primi mesi del 2020 con società Autostrade. Il progetto prevede circa 30 ettari di fasce arboreo-arbustive, al netto delle compensazioni ambientali previste da un decreto ministeriale del 2001, insistenti su aree pubbliche o su aree nella disponibilità di Aspi”.

“La soluzione individuata- prosegue Corsini- consente di contemperare le diverse esigenze prospettate dai Comuni interessati: da un lato quella di ottenere una mitigazione dell’impatto derivante dall’ampliamento autostradale, dall’altro quella di non sottrarre alla proprietà privata il prezioso terreno agricolo produttivo posto in prossimità dell’asse autostradale. Da ultimo sottolineo che l’abbattimento della vegetazione oggi presente nella fascia interessata dall’ampliamento sarà regolarmente compensata in ottemperanza alla normativa regionale e non è conteggiata nella superficie di 30 ettari individuata dal progetto. Si tratta di un importante traguardo che avvicina la realizzazione dell’opera, di cui nel frattempo Aspi ha redatto il progetto esecutivo, da tempo all’esame del Ministero delle Infrastrutture”.

“Come Regione- conclude l’assessore- abbiamo ha più volte sollecitato il Ministero a concludere l’iter approvativo dell’opera e, dopo la soluzione raggiunta in merito alla concessione autostradale dopo il crollo del ponte di Genova, sono fortemente convinto che si possano fare significativi passi avanti verso la cantierizzazione dell’ampliamento, fortemente atteso dal territorio e indispensabile per risolvere la grave congestione che interessa questo asse portante della viabilità regionale e nazionale”.

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