Attenzione ai nidi della Processionaria del pino

Le infestazioni di Processionaria del pino, invasive per le piante e nocive per animali e persone, diventano sempre più frequenti. Per questo motivo è fondamentale effettuare, entro la fine di febbraio, la raccolta e la distruzione dei nidi invernali.

La Processionaria è una farfalla notturna che deve il suo nome alle “processioni” che le larve compiono quando si spostano in fila indiana sul terreno o lungo il tronco delle piante infestate. Possono essere attaccate tutte le specie di pino e varie specie di cedro. Particolarmente colpiti il pino nero o austriaco, il pino silvestre e il pino marittimo, e in generale le piante che si trovano in aree soleggiate.

Durante l’inverno può capitare di vedere all’estremità dei rami dei pini i caratteristici nidi della Processionaria, riconoscibili per il colore biancastro e per il diametro di circa 10-20 centimetri. La lotta alla processionaria è obbligatoria per legge qualora l’insetto rappresenti una minaccia per la salute delle persone e degli animali. Tra i metodi di lotta consigliati è fondamentale effettuare, entro la fine di febbraio, la raccolta e la distruzione dei nidi larvali. Tale operazione va compiuta adottando la massima cautela per evitare ogni contatto con i peli urticanti delle larve: è quindi importante dotarsi di abbigliamento protettivo adeguato e non toccare i nidi a mani nude. I nidi raccolti andranno successivamente bruciati per neutralizzare completamente l’effetto urticante dei peli delle larve. Queste operazioni sono a carico dei proprietari delle piante infestate; in caso di dubbi o necessità è possibile contattare i tecnici del Servizio Verde comunale (tel. 051.6812805). Nei casi non sia possibile l’asportazione completa dei nidi, possono essere impiegate trappole meccaniche sul tronco dell’albero infestato (una per pianta) a partire dal mese di febbraio. Le larve confluiscono in un sacchetto di raccolta che andrà lasciato in posizione, insieme a tutta la trappola, fino ai primi di maggio. Anche in questo caso, andrà impiegato un abbigliamento protettivo nel corso del ritiro della trappola.

Sono sconsigliati trattamenti insetticidi nei confronti delle larve che abbandonano il nido e scendono al suolo per interrarsi. Questi trattamenti, oltra a essere dannosi per l’ambiente e in particolare per gli insetti impollinatori, non impedirebbero infatti la dispersione dei peli urticanti.

È inoltre importante evitare qualsiasi contatto con i peli urticanti delle larve e non trattenersi sotto alle piante infestate o nelle loro vicinanze. Questi peli si disperdono facilmente nell’ambiente e hanno un’azione fortemente irritante nei confronti dell’uomo e degli animali domestici: possono provocare gravi infiammazioni cutanee, oculari, alle mucose e alle vie respiratorie in caso di contatto con essi.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare i tecnici di Sustenia al numero (tel. 051.6871051), o rivolgersi al Centro Agricoltura Ambiente Giorgio Nicoli (telefono: 051.6802227; e-mail: rferrari@caa.it) o consultare il sito del Servizio Fitosanitario Regionale.

Per segnalazioni, dubbi e necessità: Urp, n. verde 800.069678, urp@comunepersiceto.it,o Servizio Verde comunale, tel. 051.6812805.

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