Elezioni, la cooperazione regionale incontra candidate e candidati

Autonomia energetica, attuazione del PNRR, lotta alle diseguaglianze sociali, investimenti nella sanità territoriale, sostegno alla ricerca e all’innovazione in ambito agricolo. Sono alcuni dei temi illustrati questa mattina dai vertici dell’Alleanza Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna nell’ambito di un confronto tenutosi nella sede di Unioncamere a Bologna con candidate e candidati alle elezioni politiche ai quali sono stati consegnati sia il documento nazionale, sia quello regionale con le 18 priorità del mondo cooperativo.

All’incontro sono intervenuti i candidati Virginio Merola, Graziano Delrio, Vittorio Sgarbi, Marco Lombardo, Andrea Cangini, Daniele Manca, Gianluca Vinci, Valentino Valentini. Michele Facci, Elly Schlein.

La nostra regione non è pensabile senza la cooperazione, che sviluppa il 13,5% dell’occupazione e il 14% del fatturato regionale svolgendo un ruolo di primo piano in numerosi settori – ha esordito Francesco Milzapresidente dell’Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna -. Rappresentiamo una forma di impresa solidaristica capace di accrescere il grado di coesione e integrazione sociale, interpretando i bisogni emergenti nelle comunità locali, dove promuoviamo un benessere diffuso e sviluppo”.

“Alle forze politiche impegnate in questa campagna elettorale – ha aggiunto Milza – chiediamo impegni concreti per affrontare innanzitutto il tema dell’autonomia energetica, che rappresenta una questione di sicurezza nazionale. Occorre battersi per il tetto europeo al prezzo del gas, servono incentivi e sburocratizzazione per lo sviluppo delle energie rinnovabili, si deve procedere al riavvio dell’estrazione, in via transitoria, di gas naturale, intervenendo sulle concessioni attualmente sospese per dare risposte concrete e rapide all’emergenza in corso. Inoltre, è fondamentale tutelare in questa fase il potere d’acquisto delle famiglie per non deprimere i consumi, anche con interventi sull’IVA dei generi alimentari”.

Sul PNRR, Milza ha chiesto “maggiore coordinamento nella gestione rispetto agli altri fondi comunitari, coinvolgimento delle rappresentanze economiche, supporto agli Enti locali non sempre dotati di strutture e strumenti adeguati per dare attuazione, attenzione alla sanità territoriale e sostegno ai servizi alla persona svincolato da logiche concorrenziali sul costo. Va infine portato avanti il progetto di autonomia differenziata promosso dalla nostra Regione per costruire un sistema più vicino alle esigenze di cittadini e imprese e più efficace nell’erogazione dei servizi”.

Nessuno può pensare di affrontare le sfide poste dai nuovi equilibri geopolitici internazionali al di fuori di una concertazione europea, occorre pertanto impegnarsi per rafforzare la democrazia nelle Istituzioni comunitarie rivedendo i meccanismi decisionali” ha aggiunto Giovanni Montico-presidente dell’Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna, sottolineando come l’Unione Europea debba “trovare le motivazioni profonde della propria esistenza” e davanti all’aggressione della Russia all’Ucraina è chiamata a mettere in primo piano due obiettivi: “da un lato l’autonomia energetica rispetto alle forniture russe e, dall’altro, il rafforzamento di una politica di difesa comune. Il rafforzamento dell’Europa è la condizione per lo sviluppo delle singole nazioni che la compongono”.

“Ai candidati alle elezioni – ha aggiunto Monti – chiediamo, tra le altre cose, la revisione della normativa sulle rappresentanze economiche e sindacali per porre un freno alla proliferazione di contratti pirata”. “Inoltre – ha concluso Monti – occorre intervenire a sostegno dei redditi più in difficoltà anche con politiche di sostegno al lavoro povero e di soddisfacimento dei bisogni abitativi, ripensare il sistema di welfare rendendo protagonista il Terzo Settore nell’ottica della ‘silver economy’ e con azioni di contrasto alla denatalità, favorire un maggiore coordinamento tra formazione e mercato del lavoro per dare risposte alle carenze di personale lamentate dalle imprese. Infine, va dato un forte sostegno alle politiche di rigenerazione urbana e va riqualificata la rete logistica, anche secondo un progetto che abbiamo elaborato e che è stato condiviso sia dalla Regione Emilia-Romagna, sia a livello ministeriale”.

“L’impresa cooperativa si propone come un modello organizzativo basato sull’autorganizzazione dei cittadini, che non delocalizza e genera sviluppo laddove intercetta un bisogno – ha sottolineato Massimo Mota, co-presidente Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna -. Lo dimostrano le esperienze di workers buyout, cooperative di comunità, comunità energetiche, la stessa cooperazione sociale di inserimento lavorativo che consente di valorizzare il lavoro delle persone svantaggiate e fragili invece che lasciarle a carico dello Stato. Alle candidate e ai candidati alle elezioni politiche in Emilia-Romagna – ha concluso Mota – chiediamo di dare pieno e concreto riconoscimento al ruolo e alla funzione sociale delle cooperative, in linea con l’art. 45 della Costituzione e con quanto previsto nello Statuto della Regione. Chiediamo con forza di sostenere la cooperazione più sana e genuina perché contribuisce ad una società più giusta e coesa”.

Giovanni Bucchi
Addetto stampa Confcooperative Emilia Romagna

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