Confagricoltura Bologna sul Piano Urbanistico Generale: “No all’approccio museale”

No all’approccio “museale” che blocca lo sviluppo delle aziende agricole e la valorizzazione dei territori, impedendo qualsiasi intervento migliorativo di edilizia rurale, compresi i patrimoni più compromessi e obsoleti. Sì a strumenti urbanistici che consentano agli agricoltori di tornare a investire nelle zone collinari e non solo, potendo così esercitare appieno quel ruolo di produttori di cibo di qualità e custodi del territorio che gli spetta.
È questa la posizione espressa da Confagricoltura Bologna sul Piano Urbanistico Generale (Pug) del Comune di Bologna, espressa in occasione della recente audizione convocata in Commissione Urbanistica.
“Abbiamo ribadito con grande forza la necessità di modificare il Piano Urbanistico Generale – commenta il vicedirettore di Confagricoltura Bologna, Marco Casali – per consentire alle aziende agricole di sviluppare le proprie attività soprattutto nella zona collinare, dove ancora oggi viene fortemente ostacolata e nei fatti impedita la valorizzazione dei patrimoni immobiliari esistenti. Occorre abbandonare un approccio ‘museale’ che vede la collina solo come un luogo bucolico e intoccabile, ci sono patrimoni edilizi rurali che necessitano di interventi di riqualificazione e contesti in cui è possibile favorire la crescita delle attività. Il tutto a beneficio sia delle aziende agricole che del territorio”. In alternativa, sottolinea Casali, “se continuerà questa politica volta a bloccare sul nascere qualsiasi prospettiva di sviluppo delle aziende agricole, non riusciremo più a fermare la fuga di agricoltori da queste zone che rischiano lo spopolamento e l’abbandono.  È doveroso quindi ripensare al più presto l’intero Piano Urbanistico Generale, cercando di valorizzare la collina anche per le sue importanti funzioni che può avere a livello produttivo, permettendo così alla filiera agro-alimentare bolognese di mantenere e migliorare i suoi già elevati standard qualitativi”.
Ringraziamo l’assessore all’Agricoltura Daniele Ara per la disponibilità al confronto dimostrata – conclude il vicedirettore di Confagricoltura Bologna, Marco Casali – e per l’impegno ad aprire un percorso che possa migliorare il Pug accogliendo le richieste del mondo agricolo. Noi siamo a disposizione per portare il nostro contributo, a beneficio dell’intero territorio bolognese che ha bisogno della presenza degli agricoltori soprattutto nelle aree collinari”.
Daniele Mattioli
Ufficio Stampa Confagricoltura Bologna

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