Migranti, Usr: stop allarmi, le classi con stranieri funzionano

Gli studenti stranieri nelle scuole dell’Emilia-Romagna sono in costante aumento. Ma non c’è nessun allarme sul loro inserimento nelle classi, neppure in quelle dove il numero di alunni non italiani supera il tetto del 30% previsto per legge. Ci tiene a metterlo in chiaro il direttore dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna, Stefano Versari, questa mattina presentando in conferenza stampa i numeri della scuola emiliano-romagnola, alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico. “Non c’è un allarme- afferma Versari- sulle classi in deroga si crea il panico, che però non corrisponde alla realtà”. Anche perchè nel numero di studenti stranieri “vengono conteggiati anche quelli di seconda generazione”, ovvero bambini e ragazzi nati in Italia da famiglie originarie di altri Paesi.

Per l’anno scolastico 2015-2016, in Emilia-Romagna sono state autorizzate 2.595 classi in deroga, ovvero con una quota di studenti stranieri superiore al 30%. “Non si può fare diversamente- afferma il provveditore- e comunque ci sono le condizioni per l’insegnamento”. Il problema, spiega Versari, “non si risolve sdoppiando le classi, nè possiamo fare classi ghetto”. Quindi c’è “grande attenzione a fare classi equilibrate. Le eventuali concentrazioni non sono volute, ma sono dovute alla presenza di scuole in aree in cui la percentuale di cittadini stranieri è molto alta”. In ogni caso, nel formare le classi, “si tiene conto della conoscenza dell’italiano”.

Gli studenti stranieri in Emilia-Romagna, conteggiati al giugno scorso, erano poco meno di 87.000 (il 16% del totale), la maggior parte dei quali iscritti alle scuole materne. Sono “in costante aumento” e il loro numero “crescerà in modo significativo” in corso d’anno, sottolinea Versari, per i nuovi sbarchi dei migranti di questa estate (sono stimati circa 20.000 minori soli arrivati in Italia negli ultimi mesi).

La maggior parte delle classi in deroga sono state autorizzate in provincia di Piacenza (21,3%), seguono Reggio Emilia e Modena. Il maggior numero di classi in deroga (1.207) riguarda le scuole elementari.

Agenzia Dire – www.dire.it

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