Bando Sant’Orsola, Piccinini (M5S): “Posizione Policlinico tardiva e insufficiente”

“La posizione del Sant’Orsola sul mega appalto, stoppato dal Consiglio di Stato, oltre ad essere oltremodo tardiva è assolutamente insufficiente visto che si sta parlando di una gara da ben 123 milioni di euro viziata da un conflitto di interesse grande come una casa. Proprio per questo stupisce come ancora oggi chi aveva il compito di controllare, non solo non lo ha fatto, ma continua addirittura a minimizzare invece che adottare provvedimenti efficaci”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, in merito alla posizione del Policlinico Sant’Orsola sulla vicenda della gara d’appalto da 123 milioni di euro per la gestione dei servizi integrati di supporto alla persona che si aggiudicò la coop reggiana “Coopservice”. Gara che il Consiglio di Stato ha stoppato dopo che il presidente della cooperativa è risultato essere cognato del direttore della struttura che elaborò il bando. “Davanti a una simile evidenza crediamo che pretendere almeno la sospensione del dottor Storchi fosse davvero il minimo – aggiunge Silvia Piccinini – Così come ci sembra scontato come chi non abbia vigilato su quel conflitto di interessi, ovvero la dg Chiara Gibertoni, adesso debba prendere in considerazione l’opportunità di fare un passo indietro. Leggendo la nota del Policlinico però nulla di tutto questo sembra emergere, anzi ci sembra che si voglia in qualche modo minimizzare l’accaduto sperando che tutto cada nel dimenticatoio. Un’eventualità che rigettiamo con fermezza visto che crediamo sia necessario andare fino in fondo a questa storia proprio perché episodi di questo genere non si debbano più verificare in futuro” conclude la capogruppo M5S.

Gruppo Assembleare MoVimento 5 Stelle
Regione Emilia-Romagna

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