BOOM 2022: contatto e dialogo al centro del cantiere creativo di Calderara

Il contatto fisico, il dialogo fra persone e generazioni, la collaborazione fra artisti, istituzioni e imprese sono al centro della 5ª edizione di BOOM Cantiere Creativo Calderara, che testimonia il ruolo fondamentale di creatività e cultura nel costruire ponti, rafforzare relazioni e distillare antidoti contro la solitudine.

Il Festival, dal 15 al 23 ottobre, si articola in cinque giornate dense di incontri, performance, mostre e laboratori, frutto di progetti originali ideati e sviluppati alla Casa della Cultura Italo Calvino di Calderara di Reno.
Di seguito il commento dell’Amministrazione comunale e il programma sintetico della manifestazione.

Il Sindaco di Calderara di Reno, Giampiero Falzone, e l’Assessore alla Cultura, Maria Linda Caffarri, tengono a ribadire l’importanza del festival, un punto fisso nella programmazione culturale di Calderara e perfettamente aderente con le linee di mandato e l’idea di cultura che l’Amministrazione porta avanti: «BOOM è un  momento di condivisione, di confronto e ascolto che riesce a tradurre in linguaggi culturali anche ciò che noi, col nostro lavoro di amministratori, costruiamo quotidianamente per la comunità. Questa edizione 2022 metterà bene in evidenza l’intreccio di relazioni fra cittadini, artisti, associazioni, istituzioni e organizzazioni». Gli amministratori sottolineano inoltre l’importanza dei 5 anni di lavoro da parte della Casa della Cultura e di Culturara per arrivare a questo, e la centralità del tema “Contatto”: «Sarà lo specchio di ciò che, tra difficoltà ed emergenze continue, ricerchiamo e proviamo a ricreare nella comunità». Ultimo focus, ma non meno importante, sul programma e «l’opera creativa dei giovani di Calderara e le loro innovative modalità di creazione e comunicazione. Gli artisti, i collettivi e le proposte che costituiranno BOOM 2022 saranno lo specchio di un’intera comunità».

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IL PROGRAMMA

Sabato 15 ottobre
L’artista Alessandro Sambini presenta con una performance il processo che l’ha condotto alla realizzazione della sua opera “Les Vocaux de Calderara”, nata dalla collaborazione con l’azienda Bonfiglioli e la comunità di Calderara di Reno, nell’ambito della terza edizione di Prospettive, a cura di Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi di Adiacenze. L’opera nasce dalla volontà di incidere uno stato d’essere del territorio attraverso la traduzione materiale del continuo scambio di note vocali Whatsapp che, nel loro insieme, rappresentano uno degli strati relazionali di cui è costituito il territorio. Le note vocali sono state raccolte dall’artista in un periodo di residenza attraverso il coinvolgimento diretto degli abitanti e dell’azienda, per poi essere incise nell’opera finale. Dialogheranno attorno all’opera l’artista, i curatori, alcuni rappresentanti delle istituzioni del Comune di Calderara di Reno e di Bonfiglioli. Questo progetto è realizzato nell’ambito di “Prospettive. Arte, territorio e impresa” nel Comune di Calderara di Reno con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Emilbanca e in collaborazione con Bonfiglioli e Vinilificio.

Domenica 16 ottobre
Il collettivo HiGuys, un gruppo di giovani nato alla Casa della Cultura con l’obiettivo di partecipare alla vita culturale della città, si mette in gioco sviluppando il tema della passione che diventa lavoro. Principali testimonial della giornata alcuni talenti del territorio, come la fotografa Sara Lorusso con il workshop dal titolo “Sul mio corpo” e il trio di youtuber Carmagheddon, che con una performance live accenderanno i riflettori sulle creazioni a quattro ruote che li hanno portati ad avere milioni di visualizzazioni e followers sulle più importanti piattaforme. Il talk “Dalla passione al lavoro”, che raccoglie altre testimonianze di ragazze e ragazzi giunti, citando Primo Levi, ad una personalissima “approssimazione della felicità”, il concerto del gruppo punk-rock bolognese Sedeyp, e un DjSet completano questa giornata densa di attività.

Venerdì 21 ottobre
Con una Festa poetica, in compagnia di tutti coloro che l’hanno animata, si celebrano i cinque anni della Casa della Cultura, un’avventura che viene raccontata dalla mostra Cinque anni in fotografia del Circolo fotografico calderarese e dalla retrospettiva Timelapse extended, a cura di Adiacenze, che unisce pezzi delle 12 esposizioni d’arte contemporanea ospitate sin dal 2018. La festa assume la sostanza della poesia grazie all’Open mic di Poetry Slam e alla presentazione live del nuovissimo progetto discografico Osso sacro – Urla dal confine, a cura del collettivo artistico Zoopalco.

Sabato 22 ottobre
La giornata è interamente dedicata a Calderara a cubetti, un innovativo progetto sostenuto da numerosi ragazzi che, guidati da Futurlab e Collettivo Verso, hanno riprodotto la Città di Calderara nel videogioco Minecraft. La “gemella digitale” di Calderara sarà il campo da gioco di Caccia al cubetto, una caccia al tesoro tra realtà tangibile e realtà virtuale. Nell’incontro, dal titolo Ripensare le città, verranno messi a confronto differenti approcci di rigenerazione urbana che coinvolgono giovani e giovanissimi attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie e del videogaming, grazie agli interventi di Chiara Martinuzzi, urban planner di UN-HABITAT delle Nazioni Unite e alcuni docenti del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara.

Domenica 23 ottobre
Virgilio Sieni, autorevole maestro della danza contemporanea, con Lo sguardo tattile, un laboratorio sul movimento per bambine e bambini, una Lezione sul gesto rivolta a tutti e lo spettacolo Danza cieca, in duetto con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello, ci porta a riflessioni sulla fiducia, la diversità e l’inclusione, interpretando così il senso più profondo di questa edizione del festival. Questo progetto è realizzato nell’ambito di “Atlante minimo sulla tattilità”, monografia dedicata a Virgilio Sieni a cura di Stagione Agorà, Festival Danza Urbana, Casa della Cultura Italo Calvino/Cronopios, per E’ BAL – Palcoscenici per la danza contemporanea, in collaborazione con ATER Fondazione.

Si terrà inoltre l’inaugurazione dell’installazione tattile sonora Il giardino dei Suoni, un’opera di eco-arte figlia delle residenze di sei artisti internazionali dell’International Sonic Reuse Art WorkShoP in collaborazione con le realtà creative di Calderara.

E ancora

Completano il programma due laboratori frutto di collaborazioni europee: quello di ceramica Lost & found clays della norvegese Eléonore Griveau, nell’ambito di SWAP – International residency & exhibition project, e l’elettronico-musicale Esplorazioni piezoelettriche dei francesi Digijeunes.

Il DopoFestival

Si ripete anche quest’anno l’esperienza feconda di Divergente e Conviviale, il DopoFestival aperto, tutte le sere al termine degli spettacoli, alla partecipazione attiva e libera di chiunque voglia fermarsi alla Casa della Cultura in compagnia degli ospiti e degli artisti in un convivio creativo, per improvvisare conversazioni e altre esperienze in totale libertà.

Ufficio Stampa e Comunicazione
Comune Calderara di Reno

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